Svezia, il primo grande festival di musica per donne, genderqueer e transgender tacciato di discriminazione di genere
Secondo quanto riferito dal britannico Guardian, l’agenzia governativa contro la discriminazione svedese, nota come Equality Ombudsman, ha dichiarato lo Statement Festival, il primo grande festival di musica rivolto solo a donne, genderqueer e transgender che ha fatto il suo debutto in Svezia, a Gothenburg, lo scorso anno, responsabile di aver violato la legge che bandisce la discriminazione di genere. La rassegna, nata in risposta, riprendendo le parole degli organizzatori, agli “incalcolabili abusi che le donne hanno subito ai festival di musica”, avrebbe, dal punto di vista del rapporto dell’agenzia, infranto la legge “scoraggiando un certo gruppo di persone dal partecipare all’evento”. Prosegue l’ufficio stampa dell’Equality Ombudsman: “Ovviamente pensiamo che gli abusi sessuali, specialmente ai festival, siano un serio problema. Dunque stiamo cercando di prendere provvedimenti… Ad ogni modo, non dovrebbe succedere in un modo che viola la legge, come fanno nelle loro affermazioni sui media e sul loro sito web”, riporta sempre il Guardian.
Quanto allo Statement Festival, che in ogni caso non subirà alcuna penalità, gli organizzatori hanno difeso la rassegna presentandola come “un festival che ti cambia la vita”, replicando: “Il successo dello Statement Festival mostra che è esattamente quello di cui abbiamo bisogno e il verdetto del DO [Equality Ombudsman] non cambia questa cosa. Ad ogni modo, non abbiamo commenti. Siamo impegnati a cambiare il mondo".
Alla prima e inaugurale edizione dell’evento, tenutasi dal 31 agosto al primo settembre dello scorso anno, sono andate/i in scena artiste e artisti quali Rebecca & Fiona, Jenny Wilson, Loreen, Cleo, Frida Hyvönen, Joy, Girlschool, Tami T, Dolores Haze e tante/i altre/i.