Tom Odell, la recensione di "Wrong crowd"

Molto di più di un cantante teen, più vicino a Billy Joel per l'impostazione piano e voce delle canzoni: tre anni dopo da “Long way down - primo posto in classifica in UK - Tom Odell torna con “Wrong crowd”, in uscita domani, 10 giugno.
Lo abbiamo ascoltato in anteprima, e così ne scriviamo nella nostra recensione:
Il suo è un cantautorato tra i più contemporanei in circolazione, in cui spesso allo stile soulful (con, a tratti, reminiscenze di di Paolo Nutini) si accosta un suono che pesca dall’elettronica, ma mantiene un gusto analogico, grazie alle scelte del produttore.
Se scegliamo “Another love” come brano di riferimento del precedente disco con cui misurare i progressi, i cambiamenti e l’evoluzione di Tom Odell, allora possiamo concludere che la scelta di sottofondo di “Wrong crowd” è quella di “sporcare” gradualmente il suo pop, per renderlo ancora più adulto. L’album è pervaso dalla presenza palpabile dell’e’n’b, non come stile, non negli arrangiamenti, ma nel mood, nell’atmosfera: cori e clapping sono ingredienti di base con cui l’artista lima la sua britishness, esalta il piano playing e lascia trasparire un’empatia che è tutta live.