Merle Haggard, leggenda del country, è morto il 6 aprile a causa delle complicazioni portate da una polmonite. Aveva 79 anni ed era una delle figure più iconiche del genere. La notizia è stata confermata dal manager ad "Associated Press".
Già nel 2008 l'artista aveva subito un intervento ai polmoni a causa di un tumore e nel corso degli ultimi anni era stato ricoverato più volte per seguire terapie e cure specifiche, a causa dei frequenti episodi di polmonite che lo colpivano e che lo hanno costretto a cancellare molti live nel 2015 e 2016.
Haggard, dopo un passato delinquenziale da ragazzo - che lo ha portato a essere rinchiuso a San Quintino per rapina - a partire dal 1960 iniziò a esibirsi nei club, dando il via a una carriera invidiabile. Durante il corso degli anni Settanta ha sfornato hit del calibro di “If We Make It Through December” e “The Roots of My Raising”; ma anche i primi anni Ottanta gli portarono un successo notevole con brani come “Going Where the Lonely Go”, “You Take Me For Granted”, “That’s the Way Love Goes”, “Someday When Things Are Good” e “Let’s Chase Each Other Around the Room” - oltre ai duetti con George Jones (“Yesterday’s Wine”, 1982) e Willie Nelson (“Pancho and Lefty”, 1983).
I Novanta e i primi anni Duemila sono stati duri per Haggard, scivolato fuori dal raggio dei radar mainstream, ma non ha mai smesso di suonare, esibirsi e far uscire dischi.