Phil Rudd (AC/DC): udienza travagliata, arriva in ritardo e rischia un incidente
Phil Rudd è comparso in tribunale per la prima udienza fissata nel suo complicato caso che lo vede accusato di detenzione di stupefacenti e di minacce di uccidere due persone.
Il batterista degli AC/DC doveva presentarsi di fronte alla Tauranga High Court alle 9 di mattina del 26 novembre, ma è arrivato clamorosamente in ritardo: tanto che il giudice Timothy Brewer stava per spiccare un'ordinanza di arresto per il musicista, che per fortuna è arrivato per il rotto della cuffia.
Non ha rilasciato alcuna dichiarazione di innocenza o colpevolezza; il giudice ha poi ordinato che il processo fosse assegnato a una Corte di minore importanza, visto che l'accusa principale (quella di avere assoldato un killer per far uccidere due persone) è nel frattempo caduta e si tratterebbe di un reato meno grave rispetto a quanto prospettato inizialmente.
Ma a questo punto c'è stato il tocco da rocker: Rudd, lasciando il tribunale, ha fatto gestacci ai reporter, si è lanciato sulla sua auto sportiva con la sua bodyguard ed è partito facendo inversione a U proprio mentre stava passando un camion: incidente sfiorato e uscita da vero delinquente del rock'n'roll.
Il futuro di Rudd negli AC/DC è molto incerto: non si sa se prenderà parte al tour di "rock or bust" e a deciderlo sarà l'esito del processo (rischia sette anni di carcere).
