E' stata finalmente resa disponibile in versione video/audio integrale l'intervista realizzata da David Gilmour e Nick Mason su "The endless river", l'ultima prova in studio dei Pink Floyd che - per ammissione delle stesso Gilmour, nonostante i dubbi di Mason - dovrebbe chiudere definitivamente l'avventura discografica della gloriosa band britannica: realizzate presso l'Astoria, lo studio di registrazione galleggiante di proprietà di Gilmour ormeggiato sul Tamigi nei pressi di Hampton, le riprese vedono i due discutere della realizzazione dell'album, atteso nei negozi per il prossimo venerdì, 7 novembre.
"Occorre entrare nello spirito giusto, per ascoltarlo", ha spiegato nel corso dell'intervista Gilmour, riferendosi a "The endless river": "C'è ancora un sacco di gente che ama ascoltare la musica in questo modo, cioè prestando attenzione a un'opera nella sua completezza e cercando di entrare nel mood della stessa, invece che limitarsi a fruire di singoli brani più brevi. Ecco, il nostro ultimo disco è dedicato a loro".
"L'unico concept dietro a 'The endless river' è il concept di Rick (Wright, il tastierista scomparso nel 2008 che pure riuscì a registrare materiale poi finito - dopo la debita rielaborazione - in questo ultimo album, ndr) e Nick che suonano come hanno sempre fatto in passato, ma che in un certo senso avevamo dimenticato. Lavorando sulle incisioni tutto ci è sembrato subito familiare", ha proseguito Mason: "Tutti i musicisti tendono ad avere un loro bagaglio di ispirazione al quale attingere, facendo il loro lavoro. E noi siamo sempre stati unici, non paragonabili a nessun altro. Sicuramente il nostro sound è sempre stato inimitabile: non poteva che essere così. La somma, del resto, è sempre maggiore degli addendi".