Alla fine sono arrivate le scuse di Henry Rollins per l'editoriale apparso sul L.A. Weekly in cui diceva di non essere dispiaciuto per la morte di Robin Williams. Editoriale che aveva suscitato un'ondata di indignazione, anche da parte dei fan del cantante e poeta.
Le reazioni di rabbia, ha scritto Rollins ieri sul suo sito, erano giustificate e motivate. "Mi disgusta avere ferito qualcuno con le mie parole. Non era il mio intento, ma è stato il risultato. Ho vissuto una vira di depressione, certi giorni sono terribili. Sapendo quello che so, ed avendo passato quello che ho passato, avrei dovuto esprimermi diversamente. Mi arrabbio da matti quando qualcuno muore in quel modo. Ma non con la persona che muore, ma con ciò che li ha fatti morire e con il fatto che nessuno magicamente è apparso a salvarli. (...) Sono davvero dispiaciuto".
Il già frontman dei Black Flag aveva scritto che pur rispettando lo status artistico e umano, non capiva la scelta dell'attore. "Come diavolo si può fare una cosa del genere quando si hanno figli?", aveva commentato: "Non importa quanti soldi tu gli possa lasciare: scegliere di ucciderti, invece di continuare a vivere per loro, è quanto di più terribile e traumatizzante tu possa fargli. Nel momento in cui si hanno figli, si rinuncia al diritto di disporre a piacimento della propria vita. Non importa quanti sbagli tu abbia fatto: non traumatizzarli deve essere il tuo ultimo fine. Quindi, non ucciderti".