Sanremo, Pappalardo in sala stampa (1): 'non datemi più consigli, voglio sbagliare da me'
Sono due gli Adriano Pappalardo che prendono posto al tavolo delle conferenze stampa nella press room dell'Ariston: quello vero e il suo “sosia”, Dario Ballantini.
Dopo la solita gazzarra di fotografi, Pappalardo affronta la stampa dichiarando che i giornalisti sono gli unici che gli fanno paura. “Ho avuto troppi consigli nella mia vita, che spesso mi hanno portato fuori strada. Arrivato a questa età, vorrei sbagliare da solo” esordisce il cantante. Dopo un amarcord di Mario Luzzatto Fegiz che ricorda i tempi del Dosso e della Numero Uno - “erano tempi straordinari” - la domanda riguarda l'opportunità di portare al Festival una canzone che in un certo senso è una “conseguenza” della partecipazione all'Isola dei Famosi. Pappalardo spiega che quel passato ricordato da Fegiz non ha avuto significato nel suo ritorno di popolarità, che invece è tutto dovuto alla partecipazione al reality show televisivo; il testo del brano, dunque, è una specie di ringraziamento a chi l'ha scoperto oggi.
“Sto preparando un Cd” annuncia il cantante “e lo sto facendo a modo mio, senza ascoltare le indicazioni dei discografici. Dieci brani nuovi, di cui almeno quattro potenziali singoli”. Gli chiedono cosa pensi di un giudizio sulla sua esibizione di ieri sera (“ha più sbraitato che cantato”) e lui cita Springsteen e James Brown, facendo esempi vocali dei due stili di canto opposti, quello col cuore in mano e quello “gridato” delle sue canzoni. “Per venerdì mi avevano fornito un elenco di titoli sanremesi da reinterpretare: io canterò 'Papaveri e papere' a cappella, senza orchestra”, e ne dà un saggio istantaneo, trascinando la sala stampa in un coro improvvisato.
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calcolati da Radiomonitor su un panel di circa 367 emittenti monitorate in Italia.
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