Quest'anno la redazione di Rockol vuole condividere con i lettori la preparazione dei pacchetti da lasciare sotto l'albero (o che vorrebbe trovare sotto l'albero). Chissà che non possa farvi venire qualche buona idea...
I regali che farò
Red Worms' Farm, "Against", Halley Nation: I Red Worm's Farm non sono una band, sono un culto. La loro forza e freschezza sono rimaste inalterate dai dischi d'esordio ad oggi solo grazie alla conduzione di una vita quasi monastica: lontano dai riflettori, ma non dalle luci del palco, lontano dall'effimero clamore dei social network e protetti dalla vita di provincia. In ogni momento i tre ragazzi padovani sono sempre pronti a far esplodere la loro energia nei pochi e selezionati concerti che offrono al proprio pubblico. Il loro ultimo album, disponibile solo in CD,brucia di urgenza e rabbia tra ritmi incessanti e ritornelli pop, tra sintetizzetarori e chittarre taglienti: a chiunque lo regalerò saprò di aver donato non solo uno dei migliori dischi rock di quest'anno, ma anche di aver condiviso un piccolo grande segreto italiano.
"THe field of blood", Serie TV, BBC: A chi segue il grande mondo delle serie televisive non sarà sfuggito il fatto che l'Inghilterra, e la BBC in particolare, stanno alzando il livello qualitativo producendo telefilm di qualità impressionante, sia dal punto cinematografico che da quello narrativo. "The field of blood" è una produzione della sezione scozzese della BBC e racconta la storia, ambientata a Glasgow, di una giovane giornalista apprendista che cerca di far carriera indagando su crimini irrisolti. Le due stagioni della serie sono andate in onda dal 2011 e non sono disponibili in Italia, ma solo su internet grazie al continuo lavoro dei ragazzi che pubblicano i sottotitoli delle serie straniere. Oltre alla bravura degli attori, la splendida e oscura Glasgow degli anni '80 e la trama avvincente, la serie si segnala per l'ottima colonna sonora. Le canzoni scelte sono quelle che la protagonista ascolta quando inforca le cuffie e le collega al suo walkman: agli artisti noti come The Jam, Elvis Costello, Gang Of Four e Rolling Stones si alternano nomi meno noti come Wah!, The Drifters e Lloyd Cole and the Commotions. Una selezione scelta accuratamente per raccontare la Glasgow di quegli anni.
Craig Thompson, "Habibi", Rizzoli Lizard: I fumetti e i graphic novel in particolare fanno sempre parte dei regali che faccio a Natale, ma questo "Habibi" di Craig THompson è di sicuro il mio preferito. Questo volume di seicentosettantadue pagine racconta una favola dolce e amara ambientata nell'universo arabo. La bellezza di "Habibi" sta sia nel racconto, nello studio fatto da Thompson sulla religione araba, ma sopratutto nel disegno. Usando solo il bianco e nero questo giovane artista americano è riuscito a realizzare disegni bellissimi passando dai ritratti ai paesaggi, dalle callegrafie arabe a pattern astratti. "Habibi" è la grande opera di un enorme talento che fino ad oggi ha realizzato pochi libri, ma tutti molto importanti.
Il regalo che vorrei
In una notte dell'estate del 2000 la radio della BBC trasmise in anteprima il nuovo album dei Radiohead, "Kid A". L'evento era così atteso che venne reso disponibile in streaming online, una cosa quasi banale se fosse fatta oggi, ma dieci anni fa Internet arrivava a casa mia con i lenti, rumorosi e odiati modem a 56k che facevano sembrare il Web un'enorme montagna da scalare. Con pazienza ed entusiasmo mi rinchiusi nello studio di mio padre, attaccai le cuffie al pc e inizia ad attendere che i dati iniziassero a scorrere nei vecchi fili di rame: dopo lunghi silenzi finalmente partirono le prime note di "Everything in it's right place" e il mio cuore si riempì di gioia. Putroppo, nonostante la tecnologia negli ultimi anni abbia fatto passi da gigante, nessuno a Natale potrà riportarmi a quella notte unica, ma se si potesse vorrei che qualcuno mi regalasse un altro momento come quello, un momento un cui ci si sente onorati di trovarsi di fronte a qualcosa di così importante e bello.
(Giuseppe Fabris)