Fabrizio De André, Mark Harris svela dettagli sull'ultimo album perduto

L'edizione online del Messaggero riferisce di un incontro nel quale il tastierista e produttore statunitense Mark Harris ha raccontato dell'album lasciato incompiuto da Fabrizio De André prima della sua scomparsa, avvenuta l'11 gennaio del 1999.
"Prima di morire stava realizzando un album con me", ha spiegato l'artista al quotidiano capitolino: "Dopo la sua morte si è aperto il dibattito sull’ultimo lavoro. E’ probabile che abbia detto ad altra gente di fare qualcosa, ma io ero in costante contatto con lui per telefono e gli facevo sentire come procedeva l’elaborazione delle parti musicali. Lui era contentissimo delle musiche e cominciava a mettere su i testi. Fabrizio si stava sottoponendo alle sedute di chemioterapia e non era in grado di venire da me con il computer".
Le dichiarazioni di Harris smentirebbero così quelle del poeta Oliviero Malaspina, che asserì di aver scritto dei testi per quello che avrebbe dovuto essere l'ideale successore di "Anime salve" del '96, album in quattro movimenti dedicato ad un amico sardo scomparso: benché questi ultimi due particolari siano stati confermati, al musicista non risulta la collaborazione di Malaspina. In ogni caso, l'ex collaboratore di Faber ha escluso che un domani possano affiorare anche semplici provini inediti: del lavoro, infatti, restano solo i file di alcune sequenze MIDI che l'artista non avrebbe alcuna intenzione di diffondere. "Dori Ghezzi mi è stata dietro per anni, dicendo che voleva farlo cantare a Cristiano", ha rivelato Harris: "Io ho sempre rifiutato. Sarebbe la cosa più deprimente della mia vita. A Cristiano voglio bene, ma non gli puoi dare i brani finali di suo padre. Poi, chi fa i testi? Qualche amico loro? Non va bene. Quello che posso dire è che lui voleva fare una suite in quattro movimenti, tipo una lunga sinfonia con poche parti cantate. Una sezione era impostata sul cool jazz della west coast americana di cui era grande estimatore".