E' successo nel 2002: 11 febbraio
A quattro anni dal fortunato esordio di “Bring it on”, i Gomez continuano a essere un gruppo difficile da classificare.
Il quarto album “In our gun”, in uscita a marzo su Hut Recordings in contemporanea al singolo “Shot shot”, conferma l'eclettismo del quintetto inglese, sempre impegnato a trovare un punto di congiunzione fra rock, blues, psichedelia ed elettronica attraverso canzoni tortuose e dallo sviluppo spesso imprevedibile. Tom Gray, uno dei tre cantanti (insieme a Ben Ottewell e Ian Ball) nonché chitarrista e tastierista, rivendica orgogliosamente il diritto di trascurare gli steccati di genere: “Molti gruppi oggi pensano di dover avere un suono particolare e mantenerlo per tutto un album. Spesso hanno una o due canzoni buone e altre otto che suonano in modo simile. Io non vedo alcun motivo per agire così quando hai a disposizione molti suoni e puoi decidere di farne quello che vuoi. Non vedo perché si debba decidere di mantenersi all'interno di un solo stile e non aprirsi a cose diverse: è questo che fa progredire la musica”. Gray descrive il nuovo album come un lavoro fondamentalmente ottimista, anche se il titolo può apparire minaccioso. “Penso che sia un riflesso del periodo in cui è stato registrato. Tra primavera e autunno dell'anno scorso stavano accadendo molte cose strane: in Inghilterra c'erano scontri razziali, George Bush è stato eletto e ha cominciato a parlare di missili.”, spiega il musicista, chiarendo però che non era intenzione dei Gomez lanciare messaggi politici: “Il pezzo che dà il titolo al disco esprime più che altro un sentimento di frustrazione, che poi viene liberato nel finale, in una specie di attacco strumentale ad alto volume in stile Motorhead”. Resta immutata anche la volontà di mantenere un “basso profilo pubblico”, nonostante l'accoglienza da rockstar riservata loro dalla stampa specializzata. “Non siamo diventati mai molto visibili: non ci presentiamo come celebrità, non andiamo alle feste mondane, i nostri amici sono persone normali. Non stiamo cercando di giocare con la mitologia del rock 'n' roll: a molti musicisti piace, ma personalmente non mi trovo a mio agio” sostiene Gray. .
Il resoconto completo della chiacchierata sarà pubblicato nella sezione interviste di Rockol in contemporanea con l'uscita del disco dei Gomez.