Artista di culto. Ecco come definire
Tim Hardin
, cantautore americano scomparso nel 1980 a soli trentanove anni a causa di una lunga dipendenza da eroina. Negli anni Sessanta Hardin sfornò canzoni come “Reason to believe”, “Misty roses”, “If I were a carpenter”, “Lady came from Baltimore”, che furono nel tempo re-interpretate, tra gli altri, da artisti del calibro di Johnny Cash, Bobby Darin, Robert Plant, Rod Stewart, Scott Walker e Joan Baez. Il musicista dell’Oregon, che in gioventù fu arruolato nel corpo dei Marines e spedito in Vietnam (dove cominciò ad usare eroina), partecipò anche al leggendario Festival di Woodstock nel 1969.
Il 29 gennaio vedrà la luce un disco-tributo intitolato “Reason to believe: the songs of Tim Hardin”, edito per l’etichetta Full Time Hobby, che includerà tredici brani del cantautore rivisitati da diversi esponenti della scena alt-rock e cantautorale americana. C’è
Tim Hardin, nato nel 1941, pubblicò il suo ultimo album in studio “Nine” nel 1973 per la Columbia Records. Di seguito la tracklist completa di “Reason to believe”:
Mark Lanegan
(che già fece sua “Shiloh Town” per l’album “I’ll take care of you”) con “Red balloon”, gli
Okkervil River
con “It’ll never happen again”, ed ancora i Diagrams con “Part of the wind” e le Smoke Fairies con una rilettura di “If were a carpenter” (ascoltabile qui sotto).
Tim Hardin, nato nel 1941, pubblicò il suo ultimo album in studio “Nine” nel 1973 per la Columbia Records. Di seguito la tracklist completa di “Reason to believe”:
- The Phoenix Foundation - Don't Make Promises You Can't Keep
-
The Sand Band - Reason To Believe -
Mark Lanegan - Red Balloon -
Diagrams - Part Of The Wind -
The Magnetic North - It's Hard To Believe In Love For Long -
Alela Diane - How Can We Hang On To A Dream -
Snorri Helgason - Misty Roses -
Sarabeth Tucek - If I Knew -
Okkervil River - It'll Never Happen Again -
Smoke Fairies - If I Were A Carpenter -
Gavin Clark - Shiloh Town -
Hannah Peel - Lenny's Tune -
Pinkunoizu - I Can't Slow Down