07/03/2002
Sanremo, una proposta (?) di legge sulla musica
Nella sala stampa dell'Ariston si parla della proposta di legge firmata dall'onorevole Guglielmo Rositani intitolata “Disciplina generale dello spettacolo e delle attività musicali”. Presenti il firmatario e una compagnia mista di politici (Daniela Santanché) e discografici dell'AFI, in sala giornalisti comunque impossibilitati a discutere seriamente i contenuti di un documento che è stato loro consegnato solo mezz'ora prima, mentre stavano assistendo alla conferenza stampa dell'organizzazione.
Parole alate e piuttosto generiche (“la musica è uno strumento da difendere, da diffondere, da utilizzare per la crescita di tutta la società italiana”), dichiarazioni volonterose d'impegno (“una certa trasparenza nella gestione del denaro pubblico da parte delle fondazioni”), e - a una prima veloce lettura del lungo documento - una drammatica disinformazione su come effettivamente si svolga il lavoro di chi lavora nella musica, a dispetto del fatto che “centinaia di esperti sono stati consultati” (“ci dice il nome di qualcuno di questi esperti?” “non posso dirlo” ci ha risposto Rositani...); ci auguriamo che, come ha detto la Santanché in apertura di conferenza stampa, la lettera della proposta oggi illustrata sia davvero una bozza che attende interventi e proposte di miglioramento. Così com'è, appare ampiamente emendabile, ammesso che qualcuno sia disponibile ad emendarla.
Parole alate e piuttosto generiche (“la musica è uno strumento da difendere, da diffondere, da utilizzare per la crescita di tutta la società italiana”), dichiarazioni volonterose d'impegno (“una certa trasparenza nella gestione del denaro pubblico da parte delle fondazioni”), e - a una prima veloce lettura del lungo documento - una drammatica disinformazione su come effettivamente si svolga il lavoro di chi lavora nella musica, a dispetto del fatto che “centinaia di esperti sono stati consultati” (“ci dice il nome di qualcuno di questi esperti?” “non posso dirlo” ci ha risposto Rositani...); ci auguriamo che, come ha detto la Santanché in apertura di conferenza stampa, la lettera della proposta oggi illustrata sia davvero una bozza che attende interventi e proposte di miglioramento. Così com'è, appare ampiamente emendabile, ammesso che qualcuno sia disponibile ad emendarla.
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