Ligabue: ecco 'Da zero a dieci'

Forse ha messo troppa carne al fuoco, ma alla fine con "Da zero a dieci" (nelle sale dall'8 febbraio) ha realizzato un gran bel film.
Emozionante, ben girato e decisamente credibile. Un'opera che a Roma, questa mattina, Luciano Ligabue ha presentato così: "Non è un film generazionale perché ragionare in termini così ampi non mi piace, e nel film lo dico chiaramente. Ogni persona è diversa dall'altra e questa è la storia di otto uomini e donne, nessuno dei quali è antagonista, che si sviluppa lungo temi importanti come amicizia, amore, morte e politica". Interpretato da un cast di attori bravi e perfettamente nei ruoli come Massimo Bellinzoni, Elisabetta Cavallotti, Pierfrancesco Favino, Barbara Lerici, Stefano Pesce, Stefania Rivi, Fabrizia Sacchi e Stefano Venturi, il secondo film di Ligabue racconta la storia di quattro amici più o meno 35enni che vanno a Rimini per fare tutto quello che non avevano fatto in un analogo week-end di vent'anni prima. Danno appuntamento alle stesse ragazze di allora, che quell'estate lasciarono all'improvviso perché quel loro primo week-end venne interrotto all'improvviso, era il 2 agosto del 1980, dalla strage alla stazione di Bologna, dove morì Mirko, un altro loro amico che stava per raggiungerli proprio a Rimini. "Volevo raccontare ciò che succede ai familiari e agli amici di coloro che conoscevano e volevano bene alle vittime di stragi come quella di Bologna", ha spiegato Liga. "Volevo evidenziare il modo in cui anche la loro esistenza prende un corso completamente diverso". Ovviamente il film non è tutto qui. C'è una ragazza che ha una figlia di 13 anni, ha avuto il cancro, è stata abbandonata dal marito e alla fine è riuscito a superarlo. C'è una coppia di lesbiche, il medico gay, la madre di due bimbi apparentemente felice, l'operaio erotomane, il patito di blues sposato ma ancora senza figli e soprattutto il malato di diabete, che oltre a ricordare l'amico morto in questo secondo week- end a Rimini organizza per gli amici speciali "compleanni", soprattutto a se stesso. Nel finale infatti si schianta con l'auto durante una corsa tipo "roulette russa". E lascia una lettera dove spiega il perché. Belle le scene della corsa nuda di Libero (interpretato da Bellinzoni) e soprattutto quelle su Rimini, gigantesco divertimentificio visto da Ligabue come una Las Vegas all'italiana. Per l'occasione, il rocker di Correggio ha inciso "Questa è la mia vita", singolo in vendita (dal prossimo 8 febbraio) anche nella versione suite. Nel film si ascoltano anche pezzi come "Baba o' Riley" degli Who, "I'm a man" di Bo Diddley, "Ymca" dei Village People e tante altre. Nessuna anticipazione, invece, sull'album in uscita a fine aprile. .
(as)