John Lydon, attacchi a Jay-Z e Green Day (e complimenti a Lady Gaga)
Non perde occasione di far discutere (e di farsi nuovi amici) John Lydon, il già Johnny Rotten dei Sex Pistols poi alla guida dei P.I.L. (attesi il prossimo 8 luglio a Azzano Decimo, Pordenone): il decano del punk britannico ha attaccato nelle ultime ore due pesi massimi della scena rock e hip-hop internazionale, ovvero i Green Day e Jay-Z Circa la band guidata da Billie Joe Armstrong, il cantante ha espresso tutto il proprio disgusto storpiandone addirittura il nome: "Molte band punk sono solo l'imitazione di altre, e questo ha reso le cose molto facili per quelli come i Green Peace.
Cioé i Green Day, o come accidenti si chiamano. Li odio. Davvero, non li sopporto. Per me non sono altro che appendiabiti, e non credo si siano mai guidagnati davvero il diritto di potersi ammantare di qualsiasi cosa abbia a che fare col punk. Non sono stati costretti a passare attraverso la violenza, la sofferenza e l'odio che c'erano quando i gruppi che il punk l'hanno inventato hanno mosso i primi passi. Voglio dire, noi abbiamo dovuto lottare per ogni centimetro che abbiamo guadagnato. Cosa penso del loro .spettacolo finito a Broadway? Nulla di buono. A questo punto preferisco Lady Gaga, che credo sia pazza per davvero. Prendete i suoi testi, per esempio: sono molto belli, niente da dire. E poi, di fronte ad un'industria musicale così decadente e corrotta, ben venga una manipolatrice come lei che la sappia tenere a bada: tanto di cappello". Su Jay-Z, suo diretto concorrente ai prossimi NME Shockwave Awards, Lydon non è stato meno tenero che con i Green Day: "Jay-Z? Cosa? Mi spaventa quanto ai miei occhi appaia come una parodia: credo che come artista non abbia alcun senso. Non l'ho mai incontrato, ma mi sono esibito in contemporanea a lui due volte, una volta al Coachella in California e l'altra volta da qualche parte in Polonia, tutte e due le volte, quando ho iniziato a suonare io gran parte del pubblico è corsa sotto il mio palco. E credo che lui l'abbia notato". Potevano forse mancare, a proposito di libri, due paroline gentili su "Life", il nuovo volume autobiografico scritto da Keith Richards? "Non l'ho letto, ma ho sentito dire che è solo zeppo di storielle da ragazzine su armi, droghe e donne...".