Jazz Passengers - REUNITED - la recensione
Recensione del
09 gen 2011
Jazz Passengers fu uno di quei gruppi che, a cavallo fra anni Ottanta e Novanta, cercò di fondere il jazz con un sound più pop. La band fu fondata nel 1987 dal sassofonista Roy Nathanson e dal trombettista Curtis Fowlkes (quest'ultimo proveniente dai Lounge Lizards di John Lurie come altri membri della band), venendo poi ampliata con la presenza del vibrafonista Bill Ware, del bassista Brad Jones e del batterista E.J. Rodriguez. Nei primi tempi partecipò al progetto anche il celebre chitarrista Marc Ribot, mentre per un periodo a metà anni Novanta entrò in pianta stabile in formazione la cantante Deborah Harry dei Blondie. L'album che li rese popolari fu “In love” del 1994, al quale parteciparono, oltre alla stessa Harry, prestigiosi ospiti quali Jeff Buckley, Jimmy Scott, Mavis Staples e Bob Dorough, mentre nel 1996 fu Elvis Costello ad impreziosire l'opera “Individually twisted” con ben due duetti.
Lo stesso Costello è uno degli ospiti del nuovo album in studio “Reunited” - che giunge a ben 14 anni di distanza dal precedente lavoro – aprendo con la sua voce il brano “Wind walked by”, mentre “Think of me” e “One way or another” sono due brani dal vivo del 1995 che vedono la partecipazione di Deborah Harry.
Il disco è stato suonato dalla formazione storica dei Jazz Passengers: Curtis Fowlkes al trombone ed alla voce, Roy Nathanson ai sax alto e soprano, Bill Ware al vibrafono, Bradley Jones al contrabbasso, E.J. Rodriguez alla batteria, Sam Bardfeld al violino, oltre a Marc Ribot alla chitarra sui primi sei brani e Susi Hyldgaard in "Spanish Harlem" di Ben E. King.