Suzanne Vega - CLOSE-UP VOL. 1, LOVE SONGS - la recensione

Recensione del 01 giu 2010

Primo di quattro volumi dedicati alla reinterpretazione in chiave minimale del back catalog di Suzanne Vega, “Love songs” compila dodici canzoni d’amore (ma anche di “attrazione, amoreggiamento, scontro”) pescate dall’ampio repertorio della cantautrice di origine californiana ma quintessenzialmente newyorkese. Registrato senza artifici per sola voce, chitarra acustica e qualche strumento di contorno (il basso di Michael Visceglia, la chitarra elettrica di Gerry Leonard), il disco permette di riassaporare la raffinata qualità del songwriting della Vega, lungo l’arco di tutta la carriera: spiccano i brani del primo periodo (“Small blue thing”, “Gypsy”, il primo successo “Marlene on the wall”), ma fanno bella figura anche le ultime composizioni (“Bound”, dall’ultimo “Beauty & crime”) e le rielaborazioni semiacustiche dei pezzi (“Caramel”, “(If you were) In my movie”, “Stockings”, “Headshots”) recuperati dai dischi anni ’90, “99° F” e “Nine objects of desire”, in cui il folk della Vega veniva “sporcato” dai trattamenti sonori del produttore Mitchell Froom.

Tracklist

01. Small blue thing
02. Caramel
03. (If you were) In my movie
04. Gypsy
05. Marlene on the wall
06. (I’ll never be your) Maggie May
07. Harbor song
08. Headshots
09. Song in red and gray
10. Stockings
11. Some journey
12. Bound

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