Sono talismani preziosi quelli che porta con sé Vasco Brondi. “Ci sono momenti in cui l’arte più chiaramente può essere un anticorpo, le poesie degli oracoli, la filosofia un ulteriore sistema immunitario, le canzoni risvegliarci, la letteratura proteggerci”. Iniziavano così i concerti che l’artista ha costruito la scorsa estate, nella parentesi fra la prima e la seconda ondata del Covid. Live emozionanti, forti, in spazi suggestivi, in cui il potere della parola, come si evince anche da questa trasposizione in digitale e su vinile, ha sempre ricoperto un ruolo centrale. Il progetto "Talismani per tempi incerti" è un viaggio delicato e intenso fra le stelle guida di Brondi (leggi qui la nostra intervista), che illuminano anche chi ascolta.
Canzoni e poesie, medicine per l’anima
Le canzoni di Brondi, tratte da “Costellazioni” del 2014 e da “Terra” del 2017, si mescolano con cover monumentali: “Magic Shop” di Battiato, “Cronaca montana” dei PGR, “In viaggio” dei CSI, “Noi non ci saremo” di Guccini, “Annarella” dei CCCP, “Smisurata Preghiera” di De André. Spazio anche a poesie e letture di Mariangela Gualtieri, Ko Un, Erri de Luca, Wislawa Szymborska, Mario Luzi, Elizabeth Bishop, testi che l’artista, come consigliava Italo Calvino, ha imparato a memoria perché gli tenessero compagnia nei momenti più difficili. Ci sono anche due ospiti: Massimo Zamboni e Margherita Vicario. Le canzoni non hanno un’impostazione elettrica, sono in versione acustica, ma si presentano in modo tutt’altro che scarno: gli arrangiamenti sono efficaci e si dimostrano ottimali per consentire alla voce e alla forza empatica di Brondi di arrivare a toccare nel profondo. È un modo per scoprire e riscoprire alcuni punti fermi del cantautore attraverso una lente diversa dai tour più classici in cui trovano spazio svariati elementi che ne hanno condizionato la poetica. È un viaggio per capire e capirsi, per interrogarsi o semplicemente per provare un po’ di sollievo in un periodo buio. Brondi riparte dalle colonne che lo hanno retto, alcune sin dalla gioventù, e invita a fare lo stesso, offrendo respiro e cura al proprio animo. Il tutto in una dimensione più intima, in certi frangenti quasi in punta di piedi, dando forza e vitalità alla magia dell’ascoltare.
Il brano da ascoltare: “Cronaca montana”
Si tratta di un brano del 2009 dei PGR, progetto di Giovanni Lindo Ferretti nato dalle ceneri dei CSI. È forse la mutazione più mistica dell’artista di Cerreto Alpi, quella in cui le parole, ancora di più rispetto al passato, sembrano scolpite sulla pietra. “Cronaca montana” è un pezzo magico, di resistenza a “circostanze poco favorevoli” in cui il presente diventa la vera onda da cavalcare. Impossibile, ascoltandola, non rivedere scorrere i momenti di difficoltà affrontati nel 2020. È una canzone che emoziona e fa pensare, con la voce di Brondi perfetta nel far viaggiare l’ascoltatore fra sensazioni e sentimenti che riaffiorano.
TRACKLIST
1 - Dopo (poesia di Erri De Luca)
2 - Le ragazze stanno bene
3 - Magic shop
4 - Cronaca montana
5 - Punk sentimentale
6 - Ma adesso io (poesia di Mariangela Gualtieri)
7 - Il waltz degli scafisti
8 - La strada (poesia di Ko Un)
9 - In viaggio
10 - I destini generali
11 - Noi non ci saremo (con Margherita Vicario)
12 - Qui
13 - Smisurata preghiera
14 - Un incontro inatteso (poesia Wislawa Szymborska)
15 - Chakra
16 - A volte si tocca il punto fermo e impensabile (poesia di Mario Luzi)
17 - Mistica
18 - Annarella (con Massimo Zamboni)
19 - Bello mondo