Se è vero che un libro, un disco in questo caso, può catturare gli occhi grazie alla sua copertina, allora questo album ha sicuramente nella cover un biglietto da visita. L’artwork del disco, diventato anche un murales a Milano, è stato realizzato da Richard Wilson, street artist britannico attivo dal 2010, protagonista di una mostra alla National Portrait Gallery di Londra. Negli ultimi anni si è fatto conoscere al pubblico mondiale per ritratti e lavori figurativi disseminati sui muri delle principali città del mondo, lavori che lo hanno portato a collaborare con Will Smith e Stevie Wonder. Il disegno è il volto di Mecna, all’anagrafe Corrado Grilli, 33 anni, che sta per piangere. L’artista (leggi qui la nostra intervista) ha sempre intriso i suoi brani di sentimento, surfando con le parole su produzioni ricercate, che dall’album “Laska” del 2015 hanno definito in modo netto la sua musica. In “Mentre nessuno guarda”, quinto album in carriera, si evince una maturità stilistica e creativa ancora più forte. È un nuovo step.
L’importanza delle produzioni
Quando si parla di Mecna, proprio per la sua profonda capacità di scrittura abile nell'andare oltre il solo linguaggio rap, si tende a usare la parola “cantautore”. Potrebbe anche essere appropriata se non fosse che lui stesso non sopporta le etichette. Ci si concentra molto sulle sue parole malinconiche e interiori, ma poco sulla musica. Bisogna sottolinearlo: Lvnar, Iamseife e Alessandro Cianci, da anni collaboratori di Mecna, hanno realizzato delle produzioni di alto livello. Si passa da brani più classici hip hop, a sonorità R&B e dance, che regalano uno slancio all’ascoltatore. A trovare il giusto equilibrio lo ha aiutato il lavoro intrapreso con Sick Luke per la realizzazione del disco “Neverland”. “Tutto Ok” con Fra Quintale è un pezzo ballabile, proprio come “Vivere” con Izi, che parte in modo sinuoso e avvolgente. Quest’ultimo ha anche un ritornello contagioso: Mecna, in questo progetto, ha curato in modo meticoloso le parti cantate. “Alibi” con Madame e “Ho guardato un’altra” sono onde calde. Anche la scelta dei feat non è scontata: Gué Pequeno, Izi, Ernia, Madame e Frah Quintale portano la loro dimensione più intima dentro le canzoni e lo fanno con coerenza. Il risultato finale è un sound riconoscibile su cui vengono scolpite soprattutto storie d’amore.
La canzone da ascoltare: “Scusa”
Non è solo una canzone, ma è il diario della diversità dell’artista. Molti degli “scusa” chiesti nel brano, ha confidato Mecna, non sono stati ancora pronunciati ai diretti interessati. La canzone diventa così una sorta di sfogo liberatorio in cui il cantante mette sotto i raggi x i suoi rapporti umani, ma anche la sua carriera, senza risparmiarsi autocritiche. È un brano che bisognerebbe far ascoltare in loop a quella parte del mondo rap/trap che nell’egotrip ha trovato la sua maggior valvola di sfogo. Mecna, con la sua musica, lo fa capire, senza filtri: raccontare la propria fragilità non è una sconfitta, ma un passo avanti per una maggior accettazione di sé e quindi una crescita.
TRACKLIST
01. Demoni
02. Punto Debole feat Gue Pequeno
03. Tutto ok feat Frah Quintale
04. Non Mi Va Con Te
05. Così Forte
06. Alibi feat. Madame
07. Amore Mio
08. Interludio
09. Paura di me
10. Wow feat Ernia
11. Coltello Nel Burro
12. Vivere feat. Izi
13. Ho Guardato Un’Altra
14. Scusa