Billy Corgan - OGILALA - la recensione

Recensione del 12 ott 2017 a cura di Gianni Sibilla

Voto 6/10

Prima o poi, arriva nella carriera di ogni artista. E' il disco acustico. O il disco minimale. O il disco "alla Rick Rubin", che di questo modello è il padre indiscusso, avendo resuscitato la carriera di Johnny Cash con gli "American recordings" fatti di cover, voce, chitarra e pochissimo altro.

Se la carriera è quella di Billy Corgan, poi... "Ogilala" è il suo secondo disco solista, a 12 anni da  "TheFutureEmbrace", che ne era l'opposto esatto. In 30 anni di carriera Corgan ne ha fatte di tutti i colori: con gli Smashing Pumpkins ha firmato almeno due capolavori assoluti del rock degli anni '90 ("Siamese dream" e "Mellon Collie and the Infinite Sadness"), ha virato verso ogni quasi ogni stile possibile, ha smontato e rimontato il suo gruppo, creando band alternative (gli Zwan) o usando il marchio dei Pumpkins di fatto come produzione solista con musicisti di contorno. In tutto questo, ha prodotto anche tanta musica mediocre.

Questo disco è addirittura intitolato a William Patrick Corgan: la storia che ci vuole raccontare, con il nome, le foto e tutto il resto è che è lui, da solo, senza filtri. E sì, è stato proprio Rick Rubin a suggerirgli di incidere così le canzoni: una chitarra, un piano, e pochi altri strumenti. Si perdono gli arrangiamenti epici dei migliori Pumpkins, ma non si perde l'epica della scrittura di Corgan, che riesce ad essere enfatico anche voce e piano, come in "Areonaut".

Il fatto è che il "metodo Rubin" legato a questo tipo di scelte e produzioni minimali, non sempre funziona. Corgan prova pure a cantare in maniera un po' diversa (enfatizzando il vibrato della voce, sempre in primissimo piano), e i suoni sugli strumenti sono precisi, perfetti, pulitissimi: ascoltatelo con un buon paio di cuffie e sentirete i dettagli delle chitarre e del piano. 

"Ogilala" è decisamente meglio di tante strane uscite di Corgan, ed è sicuramente meglio dello strano pop di "Thelastembrace". Ma alla fine, è una reazione uguale e contraria; soffre del difetto opposto di tante produzioni pasticciate delle varie incarnazioni di Corgan. E' tutto troppo patinato, insomma. Nessuno si aspetta più la perfezione e l'equilibro dei dischi degli anni '90. Ma un po' di mordente in più, sì.

Insomma: un bel disco e comunque una delle sue migliori produzioni degli ultimi 10 anni. Vediamo se si concretizzerà la tanto attesa degli Smashing Pumpkins con James Iha (che torna a collaborare in un brano di questo album) e D'Arcy. "Ogilala" lo riporta su una strada migliore, ma non convince del tutto.

TRACKLIST
Zowie
Processional
The Spaniards
Aeronaut
The Long Goodbye
Half-Life Of An Autodidact
Amarinthe
Antietam
Mandaryne
Shiloh
Archer

Tracklist

01. Zowie (02:41)
02. Processional (03:54)
03. The Spaniards (04:07)
04. Aeronaut (03:39)
05. The Long Goodbye (02:42)
06. Half-Life Of An Autodidact (03:27)
07. Amarinthe (03:53)
08. Antietam (03:16)
09. Mandarynne (03:56)
10. Shiloh (03:11)
11. Archer (03:41)

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