“So you wannabe an outlaw” è un titolo che calza alla perfezione per un tipo da prendere con le molle come Steve Earle. Forse sarà che se sei un uomo del sud ci vieni probabilmente al mondo con una certa insofferenza alle regole (qualsiasi tipo di regola) e hai insita nel DNA tutta un’epica che profuma di spazi e libertà. Sarà che a cantare e a scrivere delle vicende che meglio si conoscono e che si sono vissute sulla propria pelle riesce più facile e anche più credibile. Sarà anche per questo che non sorprende quindi di trovare un titolo di tale genere a fianco del nome Steve Earle.
E’ un album country, spruzzato qua e là di rock. E’ un album dove le storie e la vita sono avanti a tutto, che è poi il piccolo grande segreto di quel genere chiamato country. Il piccolo grande segreto delle canzoni che sanno parlare alla gente perché la gente in queste canzoni si riconosce. Anche in questa nuova scorribanda discografica Earle ha al suo fianco i fidati e irrinunciabili Dukes. Si concede un duetto in “This is how it ends” con la nuova campionessa country Miranda Lambert, mentre nella title track fa capolino la ottuagenaria leggenda vivente Willie Nelson. A coprire un vasto arco temporale, a rendere omaggio al nuovo come al vecchio. A ribadire che il punto non è il nuovo oppure il vecchio, bensì il buono e il meno buono.
Insomma, lo Steve Earle 2017 non è imprescindibile, ma è certo di buona fattura. E se poi la vostra vacanza estiva fosse di quelle itineranti, di quelle con lunghi tratti da trascorrere alla guida di un’automobile “So you wannabe an outlaw” rischia di essere quanto di meglio potete chiedere al vostro lettore audio. Magari immaginando per una manciata di giorni – perché no – di possedere un animo veramente libero senza tetto né legge.