Ora, sono passati due anni. Contessa in questo periodo ha fatto quello che doveva fare, e cioè staccarsi e suonare. Poi, come già detto, è entrato in studio e ha inciso undici pezzi che riprendono solo in parte gli stilemi del primo lavoro, portando il tutto a un livello successivo. Da una parte quindi pezzi in linea: “Come Vera Nabokov”, “Corso Trieste” (featuring Gazebo Penguins), “Non c’è niente di twee” (bel singolo, raffinata la citazione dei New Order), “Storia di un artista”. Dall’altra piccoli esperimenti sonori: “Roma sud”, pezzo completamente strumentale dai contorni vagamente ambient che lancia un secondo strumentale “Theme from Koh Samui” (niente più cameretta), entrambi al fianco di Chris X. Nel mezzo “Storia di un impiegato”, che cita De Andrè e che si distingue dal resto per la vena nettamente più aggressiva: Contessa ha lavorato con Fontanelli in primis sul sound, un sound che si è fatto più stratificato e funzionale ai pezzi. “Storia di un impiegato” credo sia l’esempio migliore, e, di conseguenza il pezzo migliore. Cita, si autocita, ironizza, critica, incalza; in pratica l’essenza dei Cani: “Considerato che non sono un artista / e con le velleità non ci si vive / mi ritrovai con un lavoro vero / uno di quello proprio senza glamour”. Songwriting pulito, ritornello che ti rimane addosso, impasto voce e sound perfettamente amalgamato, il tutto condito da una sana dose di disillusione. Disillusione, realismo che chiama in causa Contessa per primo, vedi “FBYC” (“Ho paura di tutto, soprattutto dei cani”) o, in particolare, tutta la prima parte di “Non c’è niente di twee”. Come ne esce il Nostro? Con pezzi suoi (autobiografici, imbevuti di Roma e romanità) che prendono da altri, in primis dai
All’inizio ho parlato di “Glamour” definendolo il “conseguente secondo disco dei Cani”. Gioco di parole a parte, il punto è che questi undici pezzi sono l’evoluzione naturale di quanto sentito due anni fa. Sono più curati e un po’ più vari, sono belli da ascoltare e arrivi a canticchiarli che tu lo voglia o no, perché è questo che fa il buon pop. Poi possiamo stare qui a discutere tutto il giorno su questa o quella citazione, sul perché o percome di tutto e di niente. In questo caso conviene andare a fare un giro su youtube e leggere i commenti (a volte davvero spassosi) ai vari video. Per come la vedo io Contessa è un cantautore vero e i suoi pezzi sono bei pezzi. Il resto, la chiacchiera, conta poco. Io poi che non mi piacciono i cani non riesco a dirlo neanche per scherzo.