Baseball Project - BROADSIDE BALLADS - la recensione

Recensione del 04 ago 2011 a cura di Gianni Sibilla

Voto 8/10
Quando un progetto funziona, succedono cose come queste. Succede che uno come Peter Buck preferisca andare in tour con i Baseball Project (la band farà un’unica data italiana proprio questa settimana, il 7 agosto a Brescia). E succede che la creatività sia inarrestabile.

I Baseball Project, come qualcuno si ricorderà, sono un “side-project” di Buck, Steve-Wynn , sua moglie Linda Pitmon e Scott McCaughey (Minus 5, secondo chitarrista aggiunto dei R.E.M.); un progetto totalmente dedicato a quello sport americano, alle sue storie. “Broadside ballads” non è il terzo album della band, ma un progetto messo in piedi tra il primo disco e il secondo, quel “Vol.2 High and inside” uscito qualche mese fa. L’ennesima dimostrazione della creatività inarrestabile di questi 4 musicisti: nel 2010 la ESPN (il più grande network sportivo statunitense) ha chiesto ai BP di commentare praticamente in diretta la stagione di baseball, con una canzone al mese, messa in download gratuito. Si è partiti così da “All future and no past” fino a “The Giants win the pennant”, dedicata ai vincitori della stagione. Queste canzoni sono state raccolte in questo CD, assieme a qualche outtake del secondo disco. L’album si trova solo on line ( a questo indirizzo ).
Intendiamoci: non troverete nulla di nuovo rispetto agli altri dischi. Solo canzoni tra rock e power pop. Ma che canzoni: dirette, scritte bene, con ottimi suoni. Insomma, canzoni di una band che si diverte, eccome. Una band in stato di grazia. Per cui, se non avete ancora scoperto i Baseball Project, fatelo ora, e andate a vederli dal vivo. Se vi sono piaciuti gli altri album, recuparetevi anche questo: ne vale la pena.


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