Ora hanno trovato una distribuzione ed un ufficio stampa: il loro album di esordio "It's gonna be rude, funky, hard..." - uscito qualche tempo fa in digitale e venduto ai concerti - viene ristampato con due nuovi brani – che in realtà sono i due primi singoli del gruppo, “Paper stars” e “The house in Bali”; trova così una distribuzione vera e propria. Finalmente la band avrà la visibilità che si merita.
Perché sono davvero bravi, Jack Jaselli e suoi Great Vibes Foundation (Nik "The Sticks" Taccori, voce e percussioni, Enea "Il Conte" Bardi, basso e tastiere e Fabrizio "Fab" Friggione, voce e chitarre). Il loro è un mix di rock, reggae, black, musica acustica, che il titolo dell’album rappresenta bene. Se proprio vogliamo tirar fuori dei riferimenti, qua in mezzo c’è un po’ di Jack Johnson nelle tracce più acustiche, un po’ del rock sporcato di nero dei Black Crowes , un po’ del grande maestro Bob Marley , che pure i ragazzi rileggono in maniera originale con una versione di “Could you be loved?” che è una delle cose migliori del disco.