E' successo a chi scrive, di mettere su “Sunny side up” e pensare: “E' uno scherzo”. Sarà perché “These streets”, il disco di debutto di questo giovane scozzese di origini italiane, è ormai di 3 anni e passa fa. Lanciò Nutini sopratutto grazie a canzoni come “Rewind”, piacevoli brani di cantautorato pop, che qua sembrano spariti. Allora Nutini aveva 19 anni e li dimostrava tutti, oggi ne ha 22 e ne mostra, musicalmente s'intende, molti di più.
“Sunny side up”, non fraintendete, è tutt'altro che una delusione, o un disco vecchio. Anzi, è un signor disco: è stato prodotto da Ethan Johns ( Ryan Adams , Kings Of Leon , oltre appunto a Ray LaMontagne), e si sente, con i suoi suoni puliti e retrò. Nutini ha scelto di scrivere canzoni meno convenzionali, e le canta con voce intensa, più matura: “Coming up easy” e “ Growing up beside you” sembrano quasi dei loop della stessa frase musicale, come molti altre canzoni dell'album. Anche il singolo “Candy” sembra – volutamente - non decollare mai. Magari la cosa non avrà fatto particolare piacere ai suoi discografici, e sicuramente gli procurerà meno airplay radiofonico. Però “Sunny side up” è una decisa crescita musicale, servirà a levargli quella patina un po' “easy listening” che gli ascoltatori più esigenti potrebbero avergli appiccicato addosso, scambiandolo per un prodotto di marketing. Non lo era allora, e a maggior ragione, non lo è adesso.
Insomma, una delle più belle sorprese musicali di quest'anno. Da ascoltare.