Coldplay - VIVA LA VIDA - la recensione

Recensione del 20 giu 2008 a cura di Gianni Sibilla

L'accoppiata Coldplay-Brian Eno è di quelle spettacolari, sulla carta.
E' spettacolare qualsiasi accoppiata che veda il produttore inglese lavorare per la prima volta con qualche grande nome. Brian Eno ha una credibilità incredibile, se ci passate il bisticcio di parole, sia per l'impronta sonora che riesce a dare agli artisti con cui lavora, sia per la sua capacità di costringerli a rimettersi in gioco.

L'accoppiata può anche fallire, o essere semplicemente la somma aritmetica dei fattori, come successe quando Eno lavorò con Paul Simon: ne venne fuori un bel disco, ma prevedibile. Non è questo il caso, per fortuna, di “Viva la vida or Death and all his friends”, attesissimo quarto lavoro dei Coldplay: torniamo a ragionarci su a freddo, dopo le impressioni a caldo pubblicate dopo un primo e unico ascolto più di un mese fa.
Ciò che si può tranquillamente confermare di quanto scrivemmo allora è l'ambizione dei Coldplay. “Viva la vida” è un disco coraggioso, per niente consolatorio, che richiede numerosi ascolti prima di essere davvero “agganciato”. Non fraintendiamoci, i marchi di fabbrica dei Coldplay ci sono tutti: la tendenza all'epica stile U2, la voce bella ed espressiva di Chris Martin, la capacità di fondere pop e rock, ballate malinconiche con atmosfere più cariche. Sono forse queste ultime le caratteristiche che soffrono di più della “cura ingrassante” di Brian Eno: si pensi a canzoni come “42” o “Death and all his friends”, che si aprono delicatamente, per aprirsi, anche se in maniera meno progressiva e irregolare a brani del passato come il capolavoro di “X&Y”, “Fix you”.

Il lavoro di Eno sembra essersi proprio concentrato sulla struttura e su quella che gli anglosassoni chiamano “texture”, la complessità sonora della canzone. Il risultato è un disco che suona “alla Coldplay” quasi sempre (in certi momenti più che altri: i singoli “Violet hill” e “Viva la vida”), e altrettanto quasi sempre ha un doppio fondo, qualcosa di strano che non ti aspetti.
Probabilmente, presto o tardi, i Coldplay torneranno alla forma canzone diretta ed epica che li ha lanciati. Ma per il momento, continuano la loro scalata al tetto del mondo della musica contemporanea.

Vai alle recensioni di Rockol

rockol.it

Rockol.com s.r.l. - P.IVA: 12954150152
© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Privacy policy

Rock Online Italia è una testata registrata presso il Tribunale di Milano: Aut. n° 33 del 22 gennaio 1996