Kylie Minogue - SHOWGIRL HOMECOMING LIVE - la recensione

Recensione del 13 feb 2007 a cura di Gianni Sibilla

Ecco un disco con una storia. Intendiamoci, tutti i dischi hanno delle storie alle loro spalle, e i racconti sulle canzoni e sulle carriere sono una forma di marketing: il compito di discografici, uffici stampa e operatori è proprio quello di “posizionare” i loro artisti con storie, notizie, informazioni. Inutile fare gli ingenui e pensare che tutte le storie che sentiamo sui cantanti siano vere...

Ma in questo caso c'è poco da scherzare: Kylie Minogue ha interrotto un tour si è ritirata dalle scene per un tumore, ha reso pubblica la cosa, ha lottato contro la malattia ed è tornata.
Inevitabile testimoniare questa storia con qualche forma di documento: ecco quindi un doppio CD live tratto dagli show di Sidney dello scorso novembre che hanno segnato il suo ritorno sulle scene. Un “ritorno a casa”, come testimonia il titolo del disco.
Insomma, quasi un “Instant live”. Niente da dire sul coraggio dell'artista – che è e rimane una delle migliori cantanti pop in circolazione: lo dimostra anche la tracklist, con piccoli gioielli come “Confide in me”, o quella “Kids” originariamente cantata con Robbie Williams, qui egregiamente sostituito niente meno che da Bono. Al di là delle ipotesi di speculazione discografica su una storia seria – anche se finita bene – ciò che lascia un po' perplessi di questo live è un'altra faccenda. Mettere su disco show così complessi, scenografici e visivi come quello di Kylie Minogue signfica cogliere una minima parte della messinscena. Certo il repetorio è ottimo – ci sono altre chicche, come l'omaggio a Madonna con la citazione di “Vogue” e il recupero di brani simbolo del pop plasticoso anni '80, su tutte quella “I should be so lucky” che segnò il suo primo successo dopo l'esperienza come attrice nella soap opera “Neighbours”. Come spesso fa Madonna – in uscita proprio in questi giorni con un CD+DVD live – un supporto video di accompagnamento sarebbe stato quantomai opportuno.

Per il resto, questo doppio CD va preso per quello che è: una sorta di "Greatest hits" e una testimoniana della rinascita di questa cantante, in attesa del nuovo disco di studio.

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