Del gruppo facevano parte, anzi ne erano tra gli esponenti di punta, i Green On Red di Dan Stuart e Chris Cacavas. E, come molti altri gruppi del genere, ebbero una parabola che tocco punti molto alti, ma presto discese: il loro primo lavoro è di metà degli anni ’80, ma all’inizio degli anni ’90 erano già dispersi.
Questo “Gas food lodging” è forse il climax del loro percorso. Pubblicato come secondo album nel 1985, è già stato ristampato nel 1996 insieme all’EP eponimo di esordio del gruppo. La Restless lo ripubblica, con due brani aggiuntivi e abbondanti note di copertina.
Ve lo segnaliamo non solo come documento storico di un movimento “di nicchia” ma a suo modo importante, ma perché è un buon disco ancora oggi. Se volete capire da dove arriva il tanto pompato “Alt.country” odierno, quello di Son Volt, Wilco, etc., questo è il disco giusto. I Green On Red hanno alcune origini molto evidenti, che non hanno mai nascosto: Neil Young su tutti, per gli intrecci chitarristici, per la Vice di Dan Stuart. Tanto che uno dei brani di questo disco, “Sea of Cortez”, fa eco a “Cortez the killer”, e non solo nel titolo… Per il resto, il loro è un rock sporco, grezzo e diretto, ancora piacevole, che incarna l’idea stessa della musica americana “pura”. Perché i Green On Red piaceranno ai “puristi”, a quelli che da una band non vogliono sconvolgimenti o idee innovative, ma solo forza e passione. Questa, in fondo era l’idea del “Paisley underground”, e questa è l’idea di buona parte del rock odierno….