Badly Drawn Boy - ABOUT A BOY - SOUNDTRACK - la recensione

Recensione del 30 apr 2002 a cura di Gianni Sibilla

Un nuovo genio o ennesimo caso di artista montato dalla stampa? Il dubbio, di fronte al coro quasi unanime di lodi, è più che legittimo. Tutti a parlare bene di Badly Drawn Boy, soprattutto dopo che il suo primo album d'esordio aveva vinto il prestigioso Mercury Prize. Certo, "The hour of the bewilderbeast" era un gran bell'esordio, anticipato da singoli ed EP vari: insomma la materia prima c'è, eccome. Non è una bufala, Badly Drawn Boy. Da qui a capire se è un genio, soprattutto visto che la sua seconda opera sulla lunga distanza è una colonna sonora, ce ne passa.

"About a boy" è, appunto, l'accompagnamento musicale della trasposizione dell'omonimo libro di Nick Hornby ("Un ragazzo", Guanda). Già di per sé quest'accostamento è bizzarro. In un caso del genere, uno si aspetterebbe una raccolta di pezzi d'impatto e "chicche" seminascoste, come quelle che pullulano nelle pagine dello scrittore inglese; come era già accaduto per la versione in pellicola di "Alta fedeltà", insomma. Eppure BDB è un personaggio che sembra uscito dall'immaginario dell’autore: un po' sfigato, ma tutto sommato pop.
Detto questo, "About a boy" è un bel disco, piacevole, in cui si alternano canzoni e passaggi strumentali. Certo, è difficile giudicarlo senza vedere come tutto questo materiale sonoro interagirà con le immagini. Il disco pone il recensore in una posizione difficile: non lo si può valutare come album, perché non è un album in senso stretto; né come colonna sonora, perché la pellicola uscirà più in là. Il giudizio di cui sopra, allora, deriva da considerazioni intermedie: le canzoni, soprattutto la stupenda "Silent sigh", funzionano; sono piccoli ceselli divisi tra il pop inglese e il cantautorato americano. Le musiche sono piacevoli, riconoscibili melodicamente senza essere invadenti.
Difficile, e azzardata la mossa di pubblicare un disco come questo dopo un esordio tanto acclamato. Badly Drawn Boy dice che semplicemente è successo per caso, senza tante strategie, e che il disco nuovo è già scritto. Questo dà la misura del personaggio. Aspettiamo per vedere se sarà vera gloria.

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