Un Vasco “essenziale”, come la vita

Nel live “The Essentials” il rocker di Zocca celebra l’esistenza: 99 minuti di catarsi collettiva.

Recensione del 14 nov 2025 a cura di Claudio Cabona

Nel live “The Essentials” il rocker di Zocca celebra l’esistenza. Ventuno canzoni per novantanove minuti di musica: Vasco Rossi torna con “Vasco Live 2025: The Essentials”, il nuovo disco dal vivo che raccoglie l’anima più autentica del tour 2025. Un cofanetto-doppio cd, un triplo vinile numerato e un formato digitale che fotografa l’energia di uno spettacolo e, insieme, la visione di un artista che ha trasformato il rock in un atto di consapevolezza. “Essenziali” non è una parola scelta a caso. Le ventuno tracce selezionate da Vasco sono, come dice lui stesso, le canzoni “indispensabili per celebrare la vita in tempi di guerra e dolore”.

Ad aprire il live è “Vita spericolata”: “Se vogliamo celebrare la vita, quale miglior apertura se non ‘Vita spericolata’? Tutte le mie canzoni sono delle polaroid di vita”, ha raccontato il rocker di Zocca. È proprio da questa prospettiva che si snoda l’intero concerto, e il disco che lo documenta: un percorso dentro quarant’anni di musica e di esistenza, raccontati senza nostalgia, ma con la lucidità di chi ha imparato ad abbracciare tutto: successi, cadute, euforia, disincanto. Quello di Vasco Rossi, da sempre, come scritto anche nella recensione della sua tappa torinese, è un amor fati: l’amore per il proprio destino, l’accettazione radicale della vita nella sua interezza. Un concetto nietzschiano che nel 2025 trova nuova forma ancora una volta in un grande rito laico, quello dei suoi concerti negli stadi.

A 73 anni, Vasco non si limita a ripercorrere la propria storia: la rimette in circolo, la fa vibrare di un nuovo senso. Ogni brano, da “Siamo solo noi” a “Gli spari sopra”, da “Rewind” a “C’è chi dice no”, diventa frammento di un racconto collettivo che il pubblico, di generazione in generazione, continua a rinnovare. Sul palco, insieme a lui, una formazione compatta: Vince Pastano alla direzione musicale e alle chitarre, Stef Burns alla chitarra, Andrea Torresani al basso, Alberto Rocchetti alle tastiere, Donald Renda alla batteria, Antonello D’Urso alla programmazione e chitarre acustiche, Roberta Montanari ai cori e la sezione fiati con Andrea Ferrario, Tiziano Bianchi e Roberto Solimando. A sorreggere il tutto, un gigante buono di acciaio e luci largo 86 metri e alto 28, con schermi a forma di V rovesciata. Nella terza parte del live, e del disco, con “Senza parole”, “Sally” e “Se ti potessi dire”, il tono cambia: l’energia si fa introspezione. I rimpianti scivolano via, lasciando spazio alla commozione collettiva di chi canta insieme, in modo catartico.

È la parte più emotiva del lavoro, quella in cui la voce graffiata e vulnerabile di Vasco si fonde con l’abbraccio del pubblico. Ascoltare “Vasco Live 2025: The Essentials” significa rivivere quel rito. È un disco che suona vivo, a tratti ruvido. Fa riflettere come il live di un uomo di oltre settant’anni, che porta sulle spalle vittorie e ferite, sia più febbrile, più vitale e più vero di molti concerti di artisti di nuova generazione. È un progetto-ricordo per chi ha vissuto quei momenti. Anche se più che una celebrazione, “The Essentials” è una dichiarazione: Vasco non canta tanto per ricordare o far ricordare, ma per ribadire che vivere, ovvero essere innamorati della vita, è ancora un atto rock.

TRACKLIST
Intro Vasco live 2025
Vita spericolata
Sono innocente ma…
Manifesto futurista della nuova umanità
Valium
Vivere
Ed il tempo crea eroi
Mi si escludeva
Gli spari sopra
Vivere non è facile
Quante volte
Buoni o cattivi
C’è chi dice no
Siamo qui
Va bene, va bene così
Rewind
Io perderò
E adesso che tocca a me
Senza parole
Sally
Siamo solo noi
Se ti potessi dire
 

Vai alle recensioni di Rockol

rockol.it

Rockol.com s.r.l. - P.IVA: 12954150152
© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Privacy policy

Rock Online Italia è una testata registrata presso il Tribunale di Milano: Aut. n° 33 del 22 gennaio 1996