Soulwax: il rock fatto senza chitarre, ma con i synth

Dopo otto anni tornano i fratelli Dewaele con un disco brillante di puro rock elettronico.

Recensione del 18 ott 2025 a cura di Michele Boroni

Voto 7.5/10

Tendiamo spesso a dimenticarci quanto siano bravi e brillanti i Soulwax, ovvero i fratelli David e Stephen Dewaele, originari di Ghent in Belgio. Del resto anche loro non aiutano ad essere ricordati, a causa della loro bassa frequenza produttiva. “All Systems Are Lying” arriva dopo 8 anni del loro disco precedente di canzoni “From Deewee” (che recensimmo qui) che a sua volta era il seguito dopo 10 anni di silenzio da quel “Any Minute Now” del 2004 che riuscì magistralmente a unire l'indie rock con l'elettronica. 

Rock elettronico e ironica paranoia

Il percorso è sempre lo stesso, ma ancora più radicale. “All Systems Are Lying” infatti è in tutto e per tutto un disco di canzoni rock ballabili ma realizzato senza chitarre elettriche, bensì solo con synth modulari e tre (3!) batterie. 
L'altra grande novità del disco è data dalla presenza della voce di Laima Leyton, che fornisce struttura alle canzoni e contesto ai testi. Quest'ultimi prendono ispirazione dal titolo del disco e contengono un certo scetticismo paranoico verso la tecnologia (“False Economy”) seppur filtrato dall'ironia che contraddistingue da sempre i fratelli Dewaele (che hanno un side project altrettanto famoso da dj chiamato 2ManyDjs). Il disco beneficia anche delle capacità di remixer dei Soulwax per canzoni rock, tra gli ultimi per i Fontaines DC e le Wet Leg.  

Le canzoni 

Dentro a "All Systems Are Lying" possiamo trovarci il migliore elettro-pop dei New Order con il turbo, ma anche gli LCD Soundsystem e Depeche Mode in pezzi come "Gimme a Reason" e "New Earth Time". In altri invece si sentono le influenze dei Kraftwerk all'interno di un pezzo dalla costruzione tipicamente grunge  (“Idiots in love”). “Run Free” invece è un perfetto pezzo da club in cui le melodie pop di ispirazione Yellow Magic Orchestra (“Polaris”) mescolate alle vibrazioni electro-rock più inquietanti che ricordano gli Young Gods (“Run Free”, “Hot like the Sahara”). 
Ci sono comunque anche i pezzi più sperimentali e d'avanguardia  come “Meanwhile on the Continent” o l'ipnotica e disorientante traccia che dà il titolo all'album e che risente anche di elementi di musica araba. 
Insomma, dopo 30 anni di carriera i Soulwax hanno ancora molto da dire. 

Tracklist

01. Pills And People Gone (02:59)
02. Run Free (04:40)
03. Meanwhile On The Continent (01:44)
04. New Earth Time (04:05)
06. Gimme A Reason (06:41)
07. Dshungel (00:23)
08. Constant Happiness Machine (02:31)
09. Polaris (04:33)
10. The False Economy (04:14)
11. Idiots In Love (04:41)
12. Hot Like Sahara (03:10)
13. Engineered Fantasy (02:14)
14. Distant Symphony (01:32)

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