L'ultima opera di Steven Wilson, "The Overview", lo rappresenta pienamente. Un concept album in cui il 57enne musicista inglese conferma come la sua arte non conosce limiti e confini, e non può conoscerli. Ai suoi esordi, negli anni Novanta, con i Porcupine Tree venne etichettato come 'padrino del nuovo progressive rock', e questa etichetta, da lui ritenuta una definizione che in un certo modo sviliva la sua visione musicale, gli è rimasta, non senza fastidio, appiccicata addosso. Non che questa fosse insultante, ci mancherebbe, solo un poco sbrigativa. Ora, oltre trenta anni più tardi, ascoltato il nuovo disco, composto da due unici brani, o meglio suite, “Objects Outlive Us” e “The Overview”, per una durata di circa 42 minuti, sbrigativamente penserei di avere ascoltato un album che risponde a molti dei canoni del prog. Steven Wilson lo conferma definendo il prog come "il non conforme, la direzione inaspettata, il cambio continuo, progressivo appunto."
Un quadro d'insieme
Steven Wilson ha descritto così "The Overview": “Si tratta di un viaggio di 42 minuti basato sul cosiddetto ‘effetto panoramico’, secondo il quale gli astronauti che vedono la Terra dallo spazio subiscono un cambiamento cognitivo trasformativo, sperimentando spesso un apprezzamento e una percezione della bellezza travolgenti e un maggiore senso di connessione con le altre persone e con la Terra nel suo complesso. Tuttavia, non tutte le esperienze sono positive; alcuni vedono la Terra veramente per quello che è, insignificante e persa nella vastità dello spazio, e la razza umana come una specie in difficoltà. Come riflesso di ciò, l'album presenta immagini e storie della vita sulla Terra, sia buone che cattive”. Questo è il punto di vista dell'artista che all'album ha associato un film realizzato da Miles Skarin per completare come meglio non si potrebbe il viaggio spaziale da lui immaginato. Un viaggio che il polistrumentista Steven non ha intrapreso in solitaria, al suo fianco ci sono infatti Craig Blundell (batteria), Adam Holzman (tastiere), Randy McStine (chitarra) oltre alla moglie Rotem chiamata a fare da voce narrante e, per il testo di "Objects: Meanwhile", niente meno che il leader degli indimenticabili XTC Andy Partridge.
Prog, ma non solo
"The Overview" è stato salutato a buona ragione come il ritorno al prog di Steven Wilson, in realtà chi lo segue e lo ama sa molto bene che la sua musica è da sempre un collage di disparate sonorità che convivono una accanto all'altra - ora morbide e sognanti per poi mutare all'improvviso - che contribuiscono a chiamare in vita l'immaginazione artistica di un eterno e geniale sperimentatore. Sta quindi a voi decidere se salire sulla sua astronave, guardare il nostro pianeta da lontano e appassionarvi a questa lunga e originale gita. Oppure se scegliere di rimanere con i piedi ben piantati al suolo e volgere i propri interessi, musicali e non, altrove.