Iggy si avvia verso i 78 anni – il suo compleanno cade il 21 aprile – e li saluta pubblicando un nuovo album dal vivo “Live at Montreux Jazz Festival 2023” e, tra qualche mese, tornando ad esibirsi nuovamente in concerto. Il live riproposto su disco si è tenuto il 6 luglio 2023 allo Stravinski Auditorium della cittadina svizzera adagiata sulle sponde del lago di Ginevra ed era parte del tour a supporto di "Every loser", quello che a tutt'oggi è l'ultimo disco di studio pubblicato dal musicista statunitense.
Il palco di Montreux
Per promuvere il disco Iggy Pop ha dichiarato: "Ogni volta che faccio Montreux Jazz, do qualcosa in più". Una frase banale e ruffiana quanto si vuole, ma senza dubbio onesta e veritiera. Il prestigioso proscenio del festival fondato dal leggendario Claude Nobs nel 1967 (citato nel testo della celeberrima "Smoke on the water" dei Deep Purple) possiede infatti quarti di nobiltà con pochi eguali al mondo. Un'importanza che comporta un surplus di emozione percepita da ogni artista che lì si esibisce, e che lo spinge a superarsi per offrire il meglio di se stesso. James Newell Osterberg Jr. a Montreux si è presentato sul palco accompagnato da una band di sette elementi, fiati compresi, e ha sfoderato un set impeccabile dal punto di vista sia dell'interpretazione che della scaletta proponendo ai presenti (e a quanti vorranno ascoltare il disco) un puntuale compendio di una carriera lunga oltre mezzo secolo, partendo dagli eroici e spericolati anni Settanta con gli Stooges fino ai recenti giorni solisti.
La natura dello scorpione
In una intervista di qualche anno fa Iggy candidamente confessava: "Ho sempre pensato che ci sarebbe stato un arco e che le cose si sarebbero calmate dopo aver raggiunto i 65 anni. Non è stato così". E' un fatto che sia sempre complicato pianificare il futuro ed è ancora più complicato sfuggire alla propria natura, ed Iggy Pop non fa eccezione. L'ascolto del disco conferma quanto di buono l'ex Stooges ha registrato in studio negli ultimi dieci anni, cioè da quando ha ridato fiato a una parabola artistica che agli inizi degli anni Dieci pareva essersi arenata e, ancora peggio, eclissata definitivamente. “Live at Montreux Jazz Festival 2023” è un disco registrato dal vivo, quindi potrebbe essere un buon esercizio recarsi sulle piattaforme video dove sono state pubblicate alcune performance tratte da quel concerto e vedere Iggy in azione mentre intona per l'ennesima volta "The passenger". Il ragazzo, come lo scorpione fedele alla sua natura, si presenta sul palco ancora e per sempre a torso nudo, con gli ora improbabili lunghi capelli biondi. Si muove zoppo e fuori squadra, i jeans a vita bassa, il ventre leggermente gonfio, sulla pelle molle e cadente le cicatrici di tutta una vita vissuta senza conoscere il significato della parola risparmio. L'esperienza visiva potrebbe essere impietosa se non fosse che Iggy si è scelto questo ruolo nel pieno delle sue facoltà intellettuali e non senza un grosso senso di autoironia. Non c'è bisogno di aggiugere altro, quello di Montreux è stato un grande concerto e gli occhi di Iggy Pop hanno visto cose che noi umani...