Elektra Nicotra: l’onirico electro folk siciliano

Il nuovo disco di una giovane cantautrice in bilico tra tradizione e suoni elettronica anni ’00

Recensione del 21 ott 2024 a cura di Luca Trambusti

Voto 7/10

Seconda prova discografica per Elektra Nicotra, cantautrice siciliana che, dopo il suo esordio in lingua inglese (“Awakening”), abbraccia la tradizione della sua terra, rivisitandola sia in chiave strumentale che in quella linguistica.

"Menzannotti", questo il titolo del secondo album, è un lavoro particolare, composto da nove tracce che nella loro anima letterale costruiscono un concept basato sulla trasposizione di altrettanti viaggi onirici, raccontati in lingua siciliana e su cui sono costruite delle basi musicali.

Come tutti i sogni sono storie incontrollabili, di estrema fantasia, su visioni aliene, racconti fantasy, episodi demoniaci, sensazioni di esternazione dal proprio corpo. Sono quei mondi fantastici, a volte inquietanti, che affollano i momenti in cui la mente divaga. Elektra pesca proprio in questo ambito onirico, non in quello sognante e fiabesco, preferisce l’anima più inquietante del sogno.

“Amo vivere questa dimensione surreale tra amazzoni, alieni, monaci dalla pelle argentata, balli bollywoodiani, e voglio dire a chi ascolta che è quello il mio mondo, quello che mi permette di vivere e interpretare la vita reale” dice la cantautrice.

A vestire questi racconti ci sono delle musiche che non sono necessariamente legate all’inquietudine del sogno, ma anzi presentano atmosfere disparate e molto eterogenee. I riferimenti principali sono quelli dell’elettronica anni ’00, il trip hop, la Bristol dei Massive Attack. C’è anche una spruzzata di blues, un accenno ai Beatles per arrivare sino a Bollywood, passando sul filo rosso della tradizione folk siciliana e non solo, segnata dalla presenza del tipico marranzano, accanto al quale fa bella mostra il violino affiancato da tanti suoni elettronici. In generale si lavora molto sulla ricerca e composizione sonora.

"Menzannotti", prodotto da Giovanni "Giuvazza" Maggiore (Eugenio Finardi, Levante, Loredana Bertè) e con la partecipazione di Tonj Acquaviva (Agricantus) alle percussioni nel brano "Lentu", è un disco ad alto contenuto ritmico, sempre “solare” che non affonda in atmosfere cupe ma piuttosto psichedeliche.

La seconda fatica di Elektra presenta un ricco campionario, un po’ affastellato, che alla fine rende il disco vivace e piacevole all’ascolto, con il suo mix curioso a volte azzardato ma mai sopra le righe.

Un disco interessante, stimolante alla fine del quale torna la voglia di riascoltarlo.

Tracklist

01. Iaggia (03:10)
02. Salih (03:07)
03. A Navi Ri Petra (02:51)
04. Ciauru Ri Ciuri (03:14)
05. Specchiu (03:17)
06. Lentu (03:59)
07. L'Affannu Ru Tempu (03:03)
08. Agghionna (03:48)
09. Menzannotti (02:46)

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