I primi secondi di questo album sono spiazzanti. Ti ritrovi a pensare: "Ma è una cover di Lady Gaga o dei Talking Heads?". La canzone è una delle più note e amate del rock, "Psycho killer" e a cantarla c'è Miley Cyrus, popstar che è molto di più di una popstar, abituata a fare cover, a spaziare (e spiazzare) in ogni genere possibile. Ha preso la canzone che apriva "Stop making sense", che David Byrne cantava per voce, chitarra acustica e pedaliera, e l'ha trasformata in una sorta di "Bad romance". Funziona, e molto bene. Per due motivi: perché l'arrangiamento è originale ma mantiene la melodia intatta. E perché ci ricorda che l'influenza dei Talking Heads si propaga in diversi generi musicali, pop compreso.
"Everyone's getting involved" e "Stop making sense"
"Everyone's getting involved" è un disco tributo allo storico album dal vivo "Stop making sense": lo produce la A24 Music, che ha riportato nei cinema questo capolavoro del rapporto tra cinema e rock. Un'uscita talmente importante che ha riunito la band dopo anni: sul palco sì, ma non per suonare, solo per parlare, al Toronto International Film Festival.
Se i Talking Heads sono tra le band che hanno cambiato la percezione di cosa potesse essere e di cosa può fare il pop e il rock, quel film ha cambiato la percezione del rapporto tra musica contemporanea e grande schermo. Apparentemente si tratta di un semplice film concerto: dietro la macchina da presa c'è un regista che si sarebbe fatto notare soprattutto solo due anni dopo, nel 1986, con "Something wild" ("Qualcosa di travolgente") e che sarebbe arrivato all'Oscar nel '91 con "Il silenzio degli innocenti" (premiato come miglior film e miglior regia). In realtà è molto di più: Demme e i Talking Heads sfidano le convenzioni ormai diventate dei cliché: mettono in scena non solo le performance, ma il dietro le quinte: il palco viene costruito pezzo a pezzo, ad ogni canzone, con la band che si aggiunge a David Byrne, che inizia da solo. Un’idea geniale per scardinare un formato di enorme successo negli anni '70 - il concerto al cinema - ma negli anni '80 arrivato ad essere spesso stereotipato o autocelebrativo.
Il tributo (e Miley Cyrus)
Un po' di (auto)celebrazione ci sta: "Everyone's getting involved" riproduce esattamente la scaletta del film e del relativo album dal vivo, unendo grandi nomi mainstream ad altri più di nicchia. I Paramore di "Burning down the house" e Lorde di "Take Me To The River" sono due dei nomi più grossi coinvolti assieme a Miley Cyrus. Molto bella la versione di "Heaven" dei National - che fanno i National, dritta ed efficace come quella di “This Must Be The Place (Naive Melody)” dei BADBADNOTGOOD con Norah Jones. Interessanti anche le diverse versioni latineggianti dei brani: i Chicano Batman con Money Mark, DJ Tunez, gli El Mató a un Policía Motorizado. Notevole anche "Girlfriend is better" riletta da girl in red. Non tutti allo stesso livello, ma la varietà e la diversità di provenienza degli artisti coinvolti dimostra proprio il raggio di influenza di una band che ha segnato gli ultimi decenni di pop-rock.
TRACKLIST
01 “Psycho Killer” – Miley Cyrus
02 “Heaven” – The National
03 “Thank You For Sending Me An Angel” – Blondshell
04 “Found A Job” – The Linda Lindas
05 “Slippery People” – Él Mató a un Policía Motorizado
06 “Burning Down The House” – Paramore
07 “Life During Wartime” – Dj Tunez
08 “Making Flippy Floppy” – Teezo Touchdown
09 “Swamp” – Jean Dawson
10 “What A Day That Was” – The Cavemen.
11 “This Must Be The Place (Naive Melody)” – BADBADNOTGOOD (Feat. Norah Jones)
12 “Once In A Lifetime” – Kevin Abstract
13 “Genius Of Love” – Toro y Moi (Feat. Brijean)
14 “Girlfriend Is Better” – Girl In Red
15 “Take Me To The River” – Lorde
16 “Crosseyed And Painless” – Chicano Batman (Feat. Money Mark)