I Sonic Youth hanno pubblicato il live del 1985 "Walls Have Ears". Questa non una novità assoluta, già nel 1986 uscì infatti un vinile di quella registrazione senza però avere il consenso e la benedizione del gruppo statunitense. I 17 brani inclusi nel disco non sono testimonianza di un unico live, bensì sono raccolti da tre esibizioni tenute dalla band in Gran Bretagna nel 1985: i primi sette brani in scaletta giungono dal concerto del 30 ottobre alla University of London Union di Londra; l'ottavo è preso dal set del successivo 8 novembre al Brighton Beach di Brighton; le canzoni dalla nona in avanti arrivano infine dal live del 28 aprile all'Hammersmith Palais di Londra. I tre concerti facevano tutti parte del 'Bad Moon Rising tour' che presentava dal vivo il secondo album dei Sonic Youth "Bad Moon Rising" pubblicato il 29 marzo 1985. Da segnalare che le canzoni della seconda parte dell'album, quelle relative al concerto di aprile (che quindi è precedente), vedevano schierati sul palco Thurston Moore, Lee Ranaldo, Kim Gordon e Bob Bert, mentre nei live autunnali Steve Shelley era subentrato alla batteria a Bob Bert e lì sarebbe rimasto fino al calare del definitivo sipario oltre 25 anni dopo.
Metà anni Ottanta
"Bad Moon Rising" è il secondo album dei Sonic Youth uscito due anni dopo l'esordio "Confusion is sex", che vide la luce nel 1983, e gli EP "Sonic Youth" (1982) e "Kill Yr Idols" (1983). E' il disco che certifica una presenza nuova ed originale sul variopinto panorama musicale degli anni Ottanta. Un disco costruito attorno a un suono cupo, metropolitano, distorto e dissonante che aveva poche possibilità di essere concepito in un luogo che non fosse New York e aveva quale fulcro il feedback della chitarra elettrica. "Walls Have Ears" ci porta indietro alla metà degli anni Ottanta a toccare con mano il clima che si respirava a un concerto dei Sonic Youth. Sonorità urticanti e disturbanti che però possedevano la capacità di attirare l'attenzione, di accendere la voglia e la curiosità di comprendere dove ci si volesse dirigere e quale fosse la via di uscita, sempre che ci fosse e sempre che si volesse abbandonare la casa sonica costruita dal quartetto newyorkese.
Gioventù sonica
I Sonic Youth si sono sciolti nel 2011. Ora che conosciamo la fine della storia "Walls Have Ears" va archiviato come un ottimo documento che testimonia se non i primi passi almeno gli inizi della storia di una band che ha lasciato un segno profondo nel rock alternativo per almeno venti anni, ottenendo l'ammirazione e il rispetto sia dai molti che li hanno amati e scelti come loro punto di riferimento che per i moltissimi che, magari senza averli seguiti fino ai confini della loro eversione, non hanno mancato di riconoscere loro massima stima. Insomma: i Sonic Youth non ci sono più, viva i Sonic Youth.