Ben Folds è uno di quei musicisti che alla quantità ha sempre anteposto la qualità. Il suo mestiere è quello di scrivere belle canzoni che, come normale, a volte incontrano il favore del pubblico, altre volte un po' meno. Un pubblico, a dire il vero, mai particolarmente numeroso. O almeno: mai così numeroso da regalargli i fasti cui sono abituati gli artisti che sono abituati a piazzarsi nelle parti alte delle classifiche di vendita. Comunque sia, da buon artigiano, Ben ha saputo conquistarsi una cerchia di affezionati che ne apprezzano il talento da una trentina di anni a questa parte. E, a proposito di anni, il 56enne originario della Carolina era ormai qualche tempo che non pubblicava un nuovo album. Si era nel 2015 quando usciva "So there" – un album realizzato in collaborazione con il sestetto di musica da camera degli yMusic - fatti due conti sono quindi trascorsi otto anni prima che si giungesse ad avere nuovamente la possibilità di ascoltare un suo nuovo disco, il suo titolo è "What matters most".
Il senso di Ben per la melodia
E quindi? Quindi potete stare tranquilli, Ben Folds non ha perso la sua superiore capacità di comporre canzoni leggiadre e al contempo accompagnate da liriche dotate di ottima fattura. Sorprende, spiazza e, in ultimo, fa sorgere persino qualche dubbio il primo minuto dell'accompagnamento musicale a "But wait, there's more", brano in cui siamo invitati a tenere duro poichè nonostante il molto apparente stato di quiete più di un segnale ci indica che il genere umano è lungi dall'avere superato le difficoltà. Ma è un episodio, già il pianoforte di "Clouds with ellipses" unito al supporto vocale della cantautrice britannica Dodie spostano il campo di gioco tra la levità delle soffici nuvole raffigurate sulla copertina dell'album. Il singolo "Exhausting Lover" racconta l'avventura con una fan di una improbabile popstar ed è piacevole e divertente almeno quanto il video che l'accompagna. "Kristine from the 7th Grade" è una di quelle canzoni che, come si suole dire, vale il prezzo del biglietto. Magnifica nella sua malinconia, scrittura sublime, fotografia di un momento storico dominato dai social media. La magia si riverbera nella seguente "Back to Anonymous", ma lampi di questa magia sono disseminati in ogni brano del disco. “Winslow Gardens” è grande pop rock, senza se e senza ma: un Elton John meno adrenalinico e arrogante, ma altrettanto efficace. Da ultima giunge "Moments" in cui viene coinvolto il duo dei Tall Heights, la canzone chiude "What matters most" con un tocco di irrazionale ottimismo (ne abbiamo tutti molto bisogno per costruirci la vita che desideriamo), in un disco dove vengono seminati molti dubbi osservando quanto accade intorno a noi.
Semplicemente delle belle canzoni
Ben Folds è sempre maestro nel comporre canzoni al pianoforte e nel riuscire a trovare il senso della melodia in ogni sua composizione. Non posso nascondere di avere una certa predilezione nei suoi confronti e non posso nascondere di essere felice per il suo ritorno. Parafrasando il titolo di questo disco, (a volte) ciò che conta di più è ascoltare delle belle canzoni.