Wednesday: in bilico tra emozione e distorsione, quiete e caos

"Rat saw god" è il quinto album della band della Carolina del Nord capitanata da Karly Hartzman

Recensione del 21 apr 2023 a cura di Paolo Panzeri

Voto 8/10

Quella brutta bestia che è l'indie rock (in tutte le sue emanazioni) ogni tanto viene a bussare con decisione alla nostra porta per recapitarci della roba buona. In questo caso la buona notizia riguarda il quinto album di una band del Sud degli Stati Uniti – dello stato della Carolina del Nord, per amor di precisione – chiamata Wednesday. Un gruppo nato su iniziativa della cantante Karly Hartzman che si avvale dei chitarristi Jake Lenderman e Xandy Chelmis, e del batterista Alan Miller. La band è di relativa nuova formazione, nonostante leggendo la sua discografia si vede che ha pubblicato già cinque dischi, contando il nuovo "Rat saw god". L'anno della nascita dei Wednesday è il 2017, ma i ragazzi una volta preso il via hanno mantenuto un bel ritmo con una cadenza di uscita pressoché annuale.

Shoegaze, grunge e country

Le canzoni di "Rat saw god" sono in costante equilibrio tra lo stato di quiete (apparente) e momenti in cui non si risparmiano quanto a distorsioni; tra brani brevi che gravitano attorno ai due minuti ed altri ben più corposi (gli otto minuti e mezzo della monumentale "Bull believer" e i quasi sei di "Chosen to deserve"). "Hot rotten grass smell" ci accoglie con un furor di chitarre e apre il campo alla corsa sulle montagne russe della magnifica e tormentata "Bull believer" che raggiunge il suo culmine con un urlo disperato di Karly mentre è fragore tutto intorno a lei. In "Got shocked" la musica è in primo piano rispetto alla voce della cantante, che racconta di un inconveniente in sala prove che mi auguro non sia mai accaduto, che questa sia una mera licenza narrativa ("I got shocked 'cause the room was on two different circuits/First I felt the thunder then blacked out at band practice/I'm told that I screamed and stood up/Then I sat down and wept after the amp got unplugged"). Blandi echi country nella strascicata "Formula One" preludono all'ottima "Chosen to deserve" che profuma di Tom Petty il giusto, racconta di redenzione ed è il singolo perfetto per rappresentare l'album. "Bath County" ha un video che è un omaggio a PJ Harvey, parola di Karly Hartzman, qualcosa vorrà pur dire. Anche in "Quarry" il quadro che ne esce è quello di un'umanità periferica, vista dal basso. Una umanità che pensa a vivere un minuto dietro l'altro perché è molto difficile possedere l'ardire di pensare oltre, di avere un progetto a lungo termine. Per il finale, lasciato a "What's so funny" e "TV in the gas pump", il volume delle chitarre scende di qualche tacca. E si giunge soddisfatti ai titoli di coda.

Un regalo della primavera

I testi di Karly Hartzman non hanno bisogno di lunghi giri di parole, le immagini sono evocate con nervose pennellate - a volte poco leggibili - e dipingono un quadro molto americano e molto grunge. Grunge nel senso letterale del termine: sporco e laterale. I Wednesday hanno però la capacità (maturità? talento?) di non perdere mai il filo del loro discorso musicale, la melodia la spunta sempre anche quando paiono piovere granate sul loro spartito. Tra i regali che ci ha portato la primavera, oltre agli alberi in fiore, anche "Rat saw god" dei Wednesday.

Tracklist

01. Hot Rotten Grass Smell (01:35)
02. Bull Believer (08:30)
03. Got Shocked (02:18)
04. Formula One (02:52)
05. Chosen to Deserve (05:32)
06. Bath County (03:10)
07. Quarry (04:07)
08. Turkey Vultures (04:05)
09. What’s So Funny (02:32)
10. TV in the Gas Pump (02:22)

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