3rd Secret, il superguppo mancato di Seattle

La band di Krist Novoselic con membri di Soundgarden e Pearl Jam: una mezza delusione

Recensione del 20 apr 2022 a cura di Gianni Sibilla

Voto 6/10

C'è una regola del rock, ben raccontata in "Springsteen on Brodway": "In una vera band, i principi della matematica vengono messi a dura prova: uno più uno fa tre".  La regola vale anche al contrario viceversa: in certe band, soprattutto nei cosiddetti "supergruppi",  la somma è inferiore al valore delle singole parti.

Vale per i 3rd secret, che non sono proprio un supergruppo: comprendono diverse icone della musica di Seattle ma sono soprattutto la nuova band del bassista dei Nirvana Krist Novoselic, in primo piano in copertina.
Con lui ci sono le cantanti  Jillian Raye e Jennifer Johnson, ma soprattutto altre due icone del grunge: il chitarrista dei Soundgarden Kim Thayil e il batterista dei Pearl Jam e Soundgarden Matt Cameron. Una formazione da sogno per gli amanti del rock anni '90? Si, ma il risultato è inferiore a quello che ci si potrebbe aspettare.

Un segreto ben custodito

L'album è stato pubblicato a sopresa la scorsa settimana: talmente a sopresa che per diversi giorni su alcune piattaforme non era disponibile. Ma la lavorazione è andata avanti per lungo tempo, con Novoselic che in un paio di occasioni ha accennato al lavoro su "un album segreto". 
Quella di Seattle è stata davvero una "scena" non solo per la concomitanza di diverse band nello stesso spazio-tempo, ma proprio per l'attitudine dei musicisti a uscire dalle loro formazioni principali e a suonare assieme appena possibile, fino a creare nuove band, estemporanee e non. Talvolta con capolavori, come i Temple of the Dog, nati per celebarare Andrew Wood e che diedero l'impulso alla nascita dei Pearl Jam, o come i Mad Season, tanto per citare due nomi. 

La presenza di questi nomi (e quello dell'altrettanto leggendario produttore Jack Endino) può portare alla memoria queste storie, ma i 3rd Secret nascono in uno spazio e in un tempo molto diverso. Novoselic e Jillian Raye suonano assieme nei  Giants In The Trees, ma Cameron e Kim Thayil non incidevano assieme da molto tempo, visto che quel che resta dei Soundgarden è stato impegnato in battaglie legali con la vedova Cornell. Sia quel che sia, l'album è stato inciso in tre sessioni tra il 2020 e il 2021 e ci sono i piani per un altro, da incidere questa estate.

Alt-folk/grunge

Fin qui le vicende che hanno portato all'uscita del disco. Poi il risultato è un'altra storia, e non sempre all'altezza. In diversi momenti ci si ritrova proiettati indietro nel tempo del grunge, soprattutto quando è Kim Thayil a piazzare un assolo dei suoi, che sembra venire dritto dai momenti migliori degli anni '90. Succede per esempio in "Lies Fade Away" o in " I Choose Me". Più spesso la musica della band vira verso quello che lo stesso sito definisce "alt-folk": chitarre acustiche a 12 corde - anche qualche reminiscenza, come in "Winter soltice", dove sembra di sentire quella "Seasons" che Chris Cornell incise in solitaria per "Singles". 

Ma in generale questo album lascia con l'amaro in bocca. Non fraintendetemi: "3rd secret" non è un brutto album: suona bene, la voce di Jillian Raye è espressiva, le canzoni non sono male. Ma forse è proprio questo il punto: nei 48 minuti e nelle 11 canzoni non ci sono guizzi particolari, o momenti davvero memorabili. Forse solo la psichedelica canzone finale "The yellow dress", con frequenti cambi di tempo e con lungo finale di assoli elettrici sul giro acustico che regge il brano. Ma non è abbastanza: da una formazione con musicisti di questo calibro era lecito attendersi qualcosa di più, che qua non c'è. 

 

 

Tracklist

01. Rhythm of the Ride (04:33)
02. I Choose Me (04:30)
03. Last Day of August (05:26)
04. Winter Solstice (04:22)
05. Lies Fade Away (03:45)
06. Live Without You (02:50)
07. Right Stuff (03:19)
08. Dead Sea (04:43)
09. Diamond in the Cold (04:17)
10. Somewhere in Time (04:02)
11. The Yellow Dress (07:00)

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