Mentre gli organizzatori sembrano propensi a sospendere definitivamente il concerto, Townshend -raggiunto nel backstage da Rockol- manifesta l'intenzione di continuare. E cosi è. Dopo un paio di annunci e un'ora, la band torna sul palco tra l'ovazione del pubblico, che nel frattempo si è riparato come poteva. Attacca "Behind blue eyes", ma la voce di Daltrey cede vistosamente. Poche battute e il cantante molla il microfono dicendo di non farcela. Mentre riprende a piovere, segue una concitata discussione sul palco, con Townshend che cerca di convincere Daltrey, che è visibilmente arrabbiato. Qualche minuto, ed escono a scusarsi sul palco Townshend e Roberto De Luca della Milano Concerti. Il concerto sembra definitivamente annullato, ma De Luca dice di aspettare ancora un po' alla platea.
Ancora qualche minuto e la band esce nuovamente. Daltrey si scusa, attacca "Let's see action" e inizia a cantare. La voce è sofferente, ma il concerto seppure in forma ridotta viene portato a termine, con qualche ulteriore problema tecnico. La voce di Daltrey cede definitivamente su "Pinball wizard" e "The kids are alright" viene cantata praticamente dal solo Townshend, come quasi tutti i brani che seguono.
Una serata da ricordare e da dimenticare, contemporaneamente.