Prima della prematura scomparsa avvenuta il 28 ottobre 2023, l'attore Matthew Perry - noto per aver interpretato il ruolo di Chandler nell'iconica sitcom "Friends" - era tra coloro che partecipava agli incontri degli Alcolisti Anonimi che si tenevano a casa di Ozzy Osbourne. L'iconico "Principe delle Tenebre", venuto a mancare lo scorso 22 luglio, ha lasciato testimonianza di questo fatto tra le pagine della sua nuova biografica, intitolata "Last rites" e pubblicata postuma lo scorso 7 ottobre in lingua inglese.
In attesa dell'arrivo del volume anche nelle librerie italiane, tra gli estratti resi noti negli ultimi giorni e in particolare in un passaggio condiviso da "US Weekly", Ozzy ha ricordato Perry come "il tipo più divertente e talentuoso". E ha scritto: "Veniva spesso a casa nostra per le riunioni degli AA, o almeno così mi ha detto mia moglie. Il tipo più divertente, più talentuoso. E stava cercando con tutte le sue forze di restare sulla strada giusta".
La scomparsa della star di "Friends", che più volte in passato ha parlato dei suoi problemi di dipendenza da sostanze, prima di venire a mancare nell’ottobre 2023 all'età di 54 anni, fu attribuita agli effetti della ketamina, oltre che ad annegamento e a una cardiopatia coronarica. Osbourne nel libro ha racchiuso anche la sua reazione alla notizia della scomparsa dell’attore e ha lasciato scritto: "Poi un giorno ha dato ascolto alla sua dipendenza, che gli diceva che andava bene farsi di nuovo, e così è finita – partita chiusa. Mi sono sentito terribilmente triste quando ho sentito dire che l’avevano trovato nella vasca idromassaggio, privo di sensi, con tracce di ketamina nel sangue. Aveva dato tutto se stesso per restare pulito. Ma non è bastato".
Anche Osbourne ha lottato per anni contro la tossicodipendenza, ma al momento della sua morte, avvenuta all’età di 76 anni, era ormai pulito e sobrio. Proprio in "Last rites" lo stesso Ozzy ha narrato che l’ultima volta che era “ricaduto nel vizio” risale al 2012.
La causa della morte del frontman dei Black Sabbath è stata attribuita a un attacco di cuore, che lo ha colpito mentre si trovava nella sua casa nel Buckinghamshire. Nell’ultimo capitolo di "Last rites", scritto poco prima di morire, il cantante ha fatto sapere di soffrire di gravi problemi cardiaci, tra cui una valvola ostruita e un’aritmia. Queste condizioni erano state causate da una sepsi contratta dopo l’ultima di una serie di operazioni alla colonna vertebrale nel 2023. "A quanto pare, la valvola è ostruita all’80%", si legge ora nelle memorie di Osbourne: "La sepsi mi ha anche provocato qualcosa chiamato aritmia – quando il cuore non riesce a mantenere il ritmo, come un batterista in una pessima band da pub – quindi grazie anche per questa".
Oltre che in "Last rites", gli ultimi anni di vita di Ozzy Osbourne vengono raccontati anche in due nuovi documentari: "haron & Ozzy Osbourne: Coming Home", trasmesso dalla BBC lo scorso 2 ottobre e il film di due ore "Ozzy: No Escape From Now", disponibile in streaming su Paramount Plus dal 7 otttobre.