Romina Falconi: musica, psiche, ironia tagliente

Dopo il nuovo singolo "Sono felice" dall'album "Rottincuore", l'artista ha ora in programma due live

Non solo colonna sonora di un momento, la musica si trasforma anche in terapia collettiva con Romina Falconi e il suo nuovo progetto "Rottincuore". A distanza di sei anni dal precedente lavoro di studio "Biondologia", è arrivato lo scorso maggio il nuovo album della cantautrice romana, che è poi diventato un mediometraggio e ora è pronto a vivere nuovamente anche sui palchi. Si tratta di un viaggio che unisce teatro, musica e poesia in una seduta di gruppo in cui i peccatori si raccontano senza morale né filtri. Dopo la proiezione di "Rottincuore - Il Discofilm” in diverse città italiane, e l'uscita del nuovo singolo "Sono felice", l'avventura continua in scena, con due concerti in programma il 19 settembre al Largo Venue di Roma e il 21 settembre ai Magazzini Generali di Milano. Le date, i cui biglietti sono disponibili su TicketOne, sono prodotte da Barley Arts e Freak&Chic.

"'Rottincuore' non è un processo, è una carezza simbolica a chi, almeno una volta, si è sentito dalla parte sbagliata della vita": attraverso il suo nuovo progetto, Romina Falconi racconta in musica e porta in scena "il ritratto di un personaggio all’apice del suo malessere: peccatori, esclusi, anime inquiete che la società tende a giudicare con ferocia". Ogni canzone è quindi una storia "di chi non rientra nel canone del vincente, di chi inciampa, di chi si trascina dietro il peso delle proprie scelte". Il più recente brano tratto da "Rottincuore", dal titolo illusorio "Sono felice" e uscito per Freak&Chic / ADA Music Italia / Warner Music, scritto dalla stessa artista con Roberto Casalino, e prodotto da Giuseppe D’Albenzio, Leonardo Caminati e Niccolò Savinelli, racconta - per esempio - la condizione di una felicità solo apparente, indossata come maschera per nascondere la sofferenza interiore. "Questa canzone è un documento falso", afferma infatti Romina presentando la nuova canzone, che "descrive il bisogno di sorridere per difendersi, per sopravvivere, anche quando dentro ci si sente fragili o a pezzi". La cantautrice aggiunge:

"Un falsario sarebbe fiero di me. La convinzione è potentissima: è una trappola per chi la crea. Ma le trappole, in fondo, non annoiano mai. È il clown che sa di essere rotto, eppure non osa smettere di far ridere. Si chiama “Sono Felice”, ma sotto il cerone c’è un volto che non dorme da giorni. 'Ma certo, va tutto bene, guarda…': è la sindrome di Pollyanna, con il sorriso largo e gli occhi lucidi. Una cheerleader all’inferno, una reginetta di gioia sbandierata. Questo brano parla di chi ha trasformato la positività in un’armatura troppo stretta: il dolore travestito da entusiasmo, perché altrimenti ci si perde. Perché chiunque abbia detto almeno una volta 'Sto benissimo' con il cuore in frantumi, ha già cantato questo pezzo. Anche senza saperlo. Sul finale ride e non si capisce se sia sprofondamento o liberazione, ma forse non importa".

La stessa tensione che si ritrova nell'album, in cui si intrecciano anime imperfette in un coro di voci che confessano la fragilità, il peso delle cadute, i pensieri che si cerca di nascondere dietro un sorriso, è stata portata sullo schermo da "Rottincuore - Il Discofilm”. Nel tentativo di trasformare il dolore in narrazione collettiva, in una stanza sospesa nel tempo dove dodici personaggi mettono a nudo difese psicologiche e disturbi, dando corpo alle canzoni con le interpretazioni di attori, performer e la stessa cantautrice, il mediometraggio ha preso vita con l’estetica cruda e lirica che da sempre contraddistingue Romina Falconi.

Da sempre in equilibrio tra confessione intima e gioco dissacrante, fin dal suo esordio alla 57esima edizione del Festival di Sanremo nella categoria Giovani con il brano "Ama", passando per la creazione di Freak&Chic insieme a Immanuel Casto, con cui condivide una ricerca che intreccia musica, arti visive, psicologia e provocazione culturale, ogni volta che racconta un personaggio, Romina vuole parlare anche di sé, ma sempre in maniera obliqua, attraverso il filtro di figure estreme che riflettono il lato nascosto di chi ascolta. E se la società si innamora degli eroi, Falconi preferisce restituire voce ai peccatori: figure rotte, ma proprio per questo ancora più reali.

Non a caso, i nuovi live di Romina Falconi con la sua band dei “Disumani” (Niccolò Savinelli alle chitarre e tastiere, Nello Savinelli alla batteria, Fil Colombari al basso) sono annunciati come viaggi pop-rock dove si intrecciano musica, psiche e ironia tagliente, con brani tratti da "Rottincuore", ma anche dai precedenti album, “Biondologia” e “Certi sogni si fanno attraverso un filo d’odio”.

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