Chissà in quanti si lamenteranno dell’accostamento della parola rock con il nome di Sabrina Carpenter. Eppure, indipendentemente da quanto si sia amanti di un genere piuttosto che di un altro, è ormai pressoché impossibile non essere a conoscenza dell’esistenza della popstar.
Ex stellina Disney, classe 1999, la cantante è stata catapultata al successo globale dal suo sesto album in studio, “Short n' sweet” del 2024 (qui la nostra recensione) e anticipato dalle hit “Espresso” e “Please please please”. I fan sono già in attesi del prossimo lavoro di studio di Carpenter, “Man’s best friend”, in uscita il 29 agosto e che ha già saputo attirare attenzione e polemiche ancora prima della pubblicazione.
Prima che la fama internazionale la chiamasse, però, Sabrina Carpenter ha lavorato per anni per affinare il proprio talento. E prima ancora di poter sperare di diventare una stella del pop internazionale, parte della educazione musicale di una giovane Sabrina è stata data dal rock grazie all’influenza del padre David e agli ascolti di - tra gli altri - Queen, Beatles, Guns N' Roses e Ozzy Osbourne.
In un’intervista rilasciata pochi mesi fa all’edizione statunitense di “Rolling Stone” la cantante ha anche scherzato su come la sua crescita sia stata scandita dal classico dei Rush tratto dall’album “Hemispheres” del 1978: “‘The trees’ è la canzone più lunga che abbia mai sentito”, ha detto: “L’ho ascoltata per tutta la mia infanzia”.
A testimonianza della sua educazione musicale a base di rock, in rete non mancano video di lei giovanissima mentre si confronta con brani storici. In un filmato disponibile online del 2009, quando aveva dieci anni, si vede Sabrina rileggere “Come together” dei Beatles. Sempre di quel periodo, è una rilettura della cantante di “Sweet child o’ mine” dei Guns N’ Roses.
In un’altra clip, una giovanissima Carpenter a 12 anni è intenta a evocare il proprio “Principe delle tenebre” interiore con una cover di “Crazy train” di Ozzy Osbourne.