Per l'uscita di "Stories of Surrender" (qui la nostra intervista), il film di Andrew Dominik tratto dal tour dello show teatrale di due anni fa, che si concluse a Napoli, Bono si è concesso a una lunga chiacchierata con Zane Lowe per Apple Music 1. Nel corso della recente intervista, il leader degli U2 ha parlato di tutto, fino a esprimere il suo affetto per gli Oasis e i fratelli Gallagher.
A Zane Lowe, il musicista irlandese ha spiegato quanto, secondo lui, sia Liam che Noel abbiano avuto un impatto inconfondibile sulla scena musicale britannica, specialmente quella indie. "Io li adoro, li adoro davvero", ha affermato Bono: "E quello che amo davvero è che tutta quella ricercatezza un po' leziosa che si era insinuata nella musica indie… loro l’hanno spazzata via. C’era solo la loro sicurezza, e quel suono che ti faceva sentire come se stessi uscendo dal ghetto, senza glorificarlo".
"Sono entrambi divertenti", ha aggiunto il frontman della band di Dublino, prima di far sapere che "ovviamente" andrà a vedere gli Oasis durante il tour di reunion, in partenza il prossimo 4 luglio da Cardiff:
"Sono ancora molto legato a Noel, e mi ha mandato un messaggio dicendo che è piuttosto impressionato da quanto bene stia suonando la band alle prove. Credo che ci aspetti una bella estate".
In merito all’impatto che la band di "Wonderwall" ha avuto sulla scena degli anni ’90, Bono ha continuato: "Ricordo cosa hanno fatto. Quelle chitarre enormi, quel suono generoso ispirato a Neil Young – era roba che nel Regno Unito era quasi proibita. Ma loro erano tipo: 'No, io faccio quello che voglio'. Avevano questa qualità ritmica, bellissima… e Manchester era fortemente influenzata dalla dance, quindi loro erano più groovy di chiunque altro, più grezzi di chiunque altro".
Nell’intervista, tra le altre cose, Bono ha anche ricordato di quando lui e The Edge incontrarono per la prima volta Liam e Noel, ai tempi del primo album degli Oasis, "Definitely Maybe" (1994), e di come i due fratelli li accolsero con una certa noncuranza nell’appartamento di Noel. Ha poi raccontato a Lowe che, sebbene il messaggio degli Oasis "forse non sia arrivato all’America" negli anni ’90, secondo lui le date in programma daranno loro l’occasione di dimostrare perché hanno catturato tanta attenzione anche oltre oceano: "Sarà come il loro primo tour di successo negli Stati Uniti", ha sottolineato Bono: "La gente non sa quanto siano grandi".