Il batterista dei Pearl Jam, Matt Cameron, in una recente intervista concessa a Drumeo ha spiegato quali difficoltà ha dovuto affrontare quando, nel 1998, è entrato a far parte della band di Seattle in sostituzione di Jack Irons.
Il 62enne musicista nato a San Diego (California) ha raccontato di come, agli inizi, inevitabilmente, commise degli errori prima di adattarsi al suono, ormai consolidato, dei Pearl Jam. "Mi chiesero di sostituire Jack Irons per il tour, avevano bisogno di qualcuno in fretta. Credo che mancassero solo tre settimane prima che partisse. Sono stati tutti molto accoglienti. Ci conoscevamo già, eravamo amici. Mi sono subito inserito nel loro flusso di lavoro."
Cameron, nella chiacchierata con Drumeo, non nasconde che però il suo stile non corrispondeva alle esigenze della band. "Suonavo troppo veloce. Dovevo rilassarmi. Dovevo cercare di avvicinarmi allo stile dei batteristi che mi avevano preceduto. Ho dovuto cercare di suonare come Dave Abbruzzese, Dave Krusen, musicisti con stili davvero diversi, e Jack Irons, Jack ha un tocco davvero unico. Questa è una delle cose belle dei Pearl Jam: ogni batterista portava il suo tocco personale. Il mio compito era imparare il repertorio, fare del mio meglio per far andare avanti la band e farla tornare in tour."
Matt Cameron entrò nei Pearl Jam dopo che dal 1986 al 1997 aveva suonato, con un buon successo, nei Soundgarden. Cameron rientrò poi nei Soundgarden nel 2010 suonandovi fino al 2017 quando, in seguito alla morte del cantante Chris Cornell, il gruppo si sciolse. Entrato nei Pearl Jam, come detto, nel 1998, il primo album della band a cui partecipò fu “Binaural” (leggi qui la recensione) pubblicato nel 2000.
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06/06/2025