Dopo aver invitato i fan a rivolgere loro qualsiasi domanda sui social, gli Who hanno condiviso con il pubblico un annuncio speciale. Durante una conferenza stampa alla Iconic Images Gallery di Piccadilly, a Londra, oggi 8 maggio i due membri fondatori ancora in vita della band, il frontman Roger Daltrey e il chitarrista Pete Townshend hanno svelato i dettagli di un tour d’addio, che si svolgerà in Nord America entro la fine dell’anno.
Come riportato dall'NME, nell’annuncio, i due co-fondatori della leggendaria formazione britannica hanno confermato che le prossime date della tournée segneranno la fine della straordinaria carriera del gruppo, durata sei decenni.
Il tour si intitolerà "The Song Is Over North America Farewell Tour" – un richiamo al celebre brano del 1971 – e durante la conferenza, tenuta in segreto fino all’ultimo, è stato anche esposto un raro cimelio legato alla band e agli Stati Uniti: uno dei caschi da football americano che comparivano sulla copertina dell’album del 1974 "Odds & Sods". La tournée prevede di includere 16 concerti, con la partenza fissata per il prossimo 16 agosto all’Amerant Bank Arena in Florida. Durante lo stesso mese, il tour farà tappa anche in New Jersey, Pennsylvania, Massachusetts e New York.
La parte conclusiva del tour si svolgerà interamente a settembre, con due date al Budweiser Stage di Toronto (2 e 4 settembre), seguite da due concerti al Hollywood Bowl di Los Angeles verso la fine del mese. Altre tappe includono Illinois, Washington, Nevada e altre ancora.
"Il tour 'The Song Is Over' del 2025 rappresenterà l’ultima celebrazione dal vivo di questo legame senza tempo con i fan nordamericani degli Who, che da sempre apprezzano la capacità della band di andare oltre la nostalgia e regalare autentici momenti di puro rock", si legge nella descrizione ufficiale ripresa dall'NME.
I biglietti saranno in vendita da venerdì 16 maggio alle ore 10 locali, con una prevendita riservata agli iscritti al fan club ufficiale degli Who disponibile da martedì 13 maggio.
"Il sogno di ogni musicista nei primi anni ’60 era sfondare nelle classifiche americane. Per gli Who, quel sogno si è avverato nel 1967 e le nostre vite sono cambiate per sempre", ha sottolineato Roger Daltrey: "Il calore del pubblico americano, nel corso degli anni, è stato per me una fonte d’ispirazione e rispecchia la sensazione che ricordo quando sentii per la prima volta i dischi rock arrivare via radio. Libertà musicale! Il rock ci ha dato un senso di ribellione generazionale. Per me, l’America è sempre stata grande". E ancora: "Le differenze culturali hanno avuto un impatto enorme su di me: era la terra del possibile. Non è facile chiudere questo grande capitolo della mia vita, che è stato il tour con gli Who. Grazie per esserci stati per noi. Non vedo l’ora di incontrarvi un’ultima volta".
A lui ha fatto eco Pete Townshend aggiungendo: "Be’, tutte le cose belle devono finire. È un momento carico di emozione.
Per me, suonare davanti al pubblico americano e a quello canadese è sempre stato incredibile. Il calore e il coinvolgimento di quelle platee sono iniziati nel 1967, con gli hippy che fumavano erba, seduti sulle loro coperte, ad ascoltare con attenzione e profondità. La musica era ovunque. Ci sentivamo tutti uguali. Ha continuato: "Oggi Roger ed io portiamo ancora avanti il vessillo dei compianti Keith Moon e John Entwistle, e naturalmente di tutti i nostri fan storici. Devo dire che, anche se non è sempre stato piacevole per me stare in tour, è quasi sempre stato facile: il miglior lavoro che potessi mai avere. E continuo a tornarci. Ogni volta che lo faccio, incontro nuovi fan e sento nuova energia. Roger ed io siamo in un buon momento, nonostante l’età, e siamo pronti a impegnarci con entusiasmo in questo affettuoso addio a tutti i nostri fedeli fan – e, si spera, anche a quelli nuovi che magari vorranno scoprire cosa si sono persi negli ultimi 57 anni. Questo tour sarà fatto di bei ricordi, amore e risate. Assicuratevi di esserci".
L'annuncio del tour d’addio arriva dopo le notizie incerte sul ruolo del batterista Zakk Starkey, figlio di Ringo Starr, all’interno della band di cui fa parte dal 1996. Qualche settimana fa, infatti, sembrava che gli fosse stato chiesto di lasciare la formazione, prima che gli Who chiarissero il malinteso.