Il chitarrista degli Who, Pete Townshend, in un'intervista con gli spagnoli di RockFM ha rivelato che non gli piace esibirsi e che abbia più di una difficoltà a collaborare con altri musicisti, nonostante abbia tratto gioia da molte delle sue collaborazioni.
Ha spiegato il 79enne musicista inglese: "La maggior parte dei musicisti non è come me. La maggior parte dei musicisti fa due cose che io non faccio o che non mi piacciono. Primo, amano esibirsi. Io non amo esibirmi. Non mi piace stare su un palco. Non mi importa stare su un palco. Non lo odio, ma non mi riempie l'anima come si vede in alcuni artisti, dove la loro anima si riempie stando sul palco. Io non sono così".
Ha poi continuato dicendo: "L'altra cosa, è che amano collaborare con altri musicisti. Immaginate, ad esempio, un gruppo di flamenco, senza la chitarra, senza la danza, senza i battiti di mani, i miracoli, gli imprevisti che accadono quando succede, non ci sarebbero, e non ci sarebbe la danza che lo accompagna, come la facciamo nella classica tradizione spagnola. Dall'altra parte, ci sono musicisti, Paco De Lucía, per esempio, che prendono la chitarra e la suonano. Mi sento abbastanza a mio agio ad ascoltarlo suonare da solo perché è un genio. Ma penso che, per me, la collaborazione sia un qualcosa che trovo molto difficile".
Pete Townshend ha quindi chiuso il suo discorso: "Ad esempio, se fossi in uno studio con un musicista davvero, davvero bravo, o con un gruppo di musicisti davvero bravi, credo che lo troverei molto difficile. Spesso lo trovo molto difficile. Trovo difficile collaborare. Trovo molto difficile guardare negli occhi un altro musicista. Mi ritrovo a cercare la mia energia per esprimermi. Quindi, in questo senso, sono molto diverso dalla maggior parte dei musicisti. D'altra parte, ovviamente, ammiro moltissimo il processo di collaborazione."
Gli Who saranno in concerto in Italia nel corso della prossima estate. Due sono gli appuntamenti dedicati al nostro paese. Il primo il 20 luglio allo Stadio Euganeo di Padova, il secondo, due giorni più tardi, il 22 luglio, al Parco della Musica di Segrate, vicino Milano.