In un'intervista con Drumeo per il documentario "Phil Collins: Drummer First", Collins, tra le altre cose, ha parlato anche di alcune canzoni dei Genesis. Di una di queste, "Down and Out", il brano di apertura di "And Then There We Three...", il primo album del gruppo inglese come trio dopo la fuori uscita del chitarrista Steve Hackett, ha rivelato di non esserne un grande tifoso spiegandone anche il perché.
Phil Collins ha raccontato quanto segue riflettendo su quell'epoca vecchia ormai di quasi 50 anni: "Beh, quel periodo dei Genesis, 'Then There Were Three', non mi piace in maniera particolare. Questo è solo il mio punto di vista. Intendo dire, faccio alcuni fill su 'Down and Out' che non potrei fare oggi. Funzionavano alla grande. Li ho fatti in studio e funzionavano alla grande. Ma era quando, dopo un paio di album, stavo diventando il cantante. Quindi ero molto concentrato e cercavo di fare cose che non avevo mai fatto prima. Quindi "Down and Out" è, cioè, non la ascolto da anni. Ma è un pezzo d'epoca.”
“Then There Were Three”, pubblicato nel 1978, non è tra gli album più noti dei Genesis, ma conteneva la hit "Follow You Follow Me", e ha riportato un buon successo nelle classifiche di vendita raggiungendo la posizione numero 3 nel Regno Unito e la numero 14 negli Stati Uniti. Tuttavia, come dichiarò Collins in un'intervista con Mario Giammetti per il libro "Genesis: 1975 to 2021 - The Phil Collins Years", non è un grande fan del disco. "Questo è probabilmente il mio disco meno preferito. Ma forse solo perché non è stato un periodo particolarmente felice della mia vita. Ho contribuito solo un poco. Ma le canzoni erano un po' corte, un poco insignificanti. A parte "Follow You Follow Me" che pensavo fosse grandiosa. Ricordo di aver scritto alcuni testi per cose diverse. Ma certamente non il tipo di testi che avrei scritto un paio di anni dopo (per il seguente album “Duke” del 1980, ndr), che erano molto più personali".
Phil ha continuato la sua riflessione spiegando: "Immagino che lì ci siano un paio di testi che potrei aver scritto basandomi su esperienze personali. Ma scrivevo ancora alcune cose fantasy, basandomi su quella che era la storia dei Genesis. Al contrario di ciò che sarei diventato. Io sono sempre stato più diretto, mentre i Genesis erano sempre stati più narratori.”