Bjork: "Ho combattuto il modo machista di organizzare i tour"

In una intervista con il quotidiano britannico The Guardian, Björk ha spiegato come e perché i suoi tour abbiano preso una diversa forma negli ultimi anni, a partire dal suo settimo album, “Biophilia” (leggi qui la recensione), pubblicato nel 2011. Da allora la musicista islandese ha preferito fermarsi nello stesso luogo più a lungo invece che spostarsi di continuo da una città all'altra.

Questo quanto dichiarato dalla oggi 59enne Bjork: "Gli aspetti pratici sono più flessibili. Forse essendo una donna, o una matriarca, o qualsiasi altra cosa, cerco di fare in modo che le persone possano davvero avere una vita. Ho combattuto con delicatezza, fin dall'adolescenza, questo modo machista di organizzare sia i film che i tour. 'Lavoriamo 18 ore al giorno, ogni singolo giorno, finché tutti non vomitano.' Ho sempre voluto convivere pacificamente. Si può avere una vita personale. Si possono avere i figli. Puoi avere lì i tuoi partner. Non sto dicendo di esserci riuscita, ma almeno ho provato a creare un mondo più aperto a cose del genere".

Il suo tour più recente "Cornucopia" ha visto "27 tende in movimento che catturavano proiezioni con diverse trame e schermi LED, creando uno spettacolo animato digitalmente: una moderna lanterna magica per la musica dal vivo". Lo scorso autunno ha pubblicato 'Cornucopia: The Book' che documenta e racconta il suo tour lungo quattro anni in oltre 480 pagine e presenta oltre 300 immagini del fotografo Santiago Felipe.

Di recente Björk ha inoltre anticipato l'uscita di un film concerto incentrato sul tema del clima per "Cornucopia". Girato dal vivo a Lisbona, in Portogallo, dalla tappa europea del suo tour mondiale "Cornucopia", il film cattura l'attivismo di Björk per la crisi climatica. Si pensava che ulteriori dettagli su questo progetto sarebbero stati annunciati entro la fine del 2024, ma non sono ancora stati rivelati.