Alla fine della fiera le note sono sette e quindi risulta inevitabile che si rubacchi qualcosa in giro per poi elaborarlo con la sensibilità dell'artista di turno e trasformarlo in qualcosa di proprio. Alcune delle più grandi canzoni rock di sempre sono praticamente un patchwork di riff, melodie e idee magari già di altri. Ma, come sottolinea Ultimate Classic Rock, la linea che corre tra l'elaborare e il rubare è parecchio sottile.
Di casi nella storia ce ne sono stati (e ce ne saranno ancora) parecchi. Oggi riportiamo quello in cui furono coinvolti quaranta anni fa i Led Zeppelin e il loro classico “Whole Lotta Love”. Quando il bluesman nero americano Willie Dixon decise, su spinta della figlia, che ascoltata “Whole Lotta Love” alla radio notò forti somiglianze con una canzone di suo padre. Quindi, circa 16 anni dopo l'uscita di “Whole Lotta Love”, Dixon intentò una causa contro la band per le somiglianze melodiche e liriche con la sua “You Need Love”, pubblicata come singolo nel 1963 da un'altra leggenda del blues, Muddy Waters.
Considerando che “You Need Love” era stata regolarmente eseguita dagli Small Faces , amici di Robert Plant e Jimmy Page , che ne avevano anche registrato una versione nel loro omonimo album di debutto del 1966 dal titolo "You Need Loving" , e che i futuri Led Zeppelin aveva spesso parlato del loro amore per quella canzone...insomma era tutto molto evidente. La questione finì per essere risolta in via stragiudiziale a favore di Dixon e, dal modo in cui Page e Plant l'hanno successivamente descritta, non avevano molto da aggiungere.
Jimmy Page commentò la vicenda dando ogni colpa della questione sulle spalle di Plant: "Robert avrebbe dovuto cambiare il testo. Non lo faceva sempre, ed è questo che ha causato la maggior parte del problema". Robert Plant in una intervista con Musician spiegò: “Il riff di Page era il riff di Page. Era lì prima di qualsiasi altra cosa. Ho solo pensato, 'Beh, cosa canterò'. Era tutto, un furtarello. Ora pagato con piacere. All'epoca, si parlava molto di cosa fare. Si decise che era davvero lontano nel tempo e nell'influenza... Beh, vieni scoperto solo quando hai successo. Questo è il gioco".