Sting: “Il caso Diddy non macchia ‘Every breath you take’”

L'artista parla di Diddy, che aveva campionato il brano dei Police nella sua “I’ll be missing you”

In una recente intervista per il “Los Angeles Times”, a Sting è stato domandato se, secondo lui, le accuse contro Diddy, o Puff Daddy, finito al centro della tempesta mediatica insieme ai suoi festini a base di stupefacenti e sesso, abbiano in qualche modo influito negativamente sulla reputazione della sua hit con i Police “Every breath you take”. Il rapper e produttore discografico aveva infatti ripreso il noto brano della band dall'album "Synchronicity" del 1983, campionandola nel ritornello di "I'll be missing you", canzone del 1997 con Faith Evans dedicata a Notorious B.I.G., ucciso nel marzo di quell'anno.

Quando gli è stato chiesto di condividere il suo pensiero in merito al caso Diddy e a "Every breath you take", il 73enne musicista britannico ha risposto:

"Non so cosa sia successo nella faccenda con Diddy. Ma tutto questo non macchia affatto la canzone, secondo me. È ancora mia".

Lo scorso anno Diddy aveva fatto sapere di dover pagare a Sting 5mila dollari al giorno, per il resto della sua vita, per il campionamento. Repentinamente, il rapper aveva chiarito con un post su Twitter/X che stava scherzando: "Io e Sting siamo amici da tanto tempo! Non mi ha mai chiesto 3.000 o 5.000 dollari al giorno per 'Missing You'. Probabilmente da quella canzone, una delle più grandi della storia, ricava ben più di 5.000 dollari al giorno".

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